Caro diario, riscrivo perche' da ieri son rimasto solo, il mio maestro se n'e' andato per sempre, ha attraversato quel ponte che dicono porti in un posto meraviglioso.
Contrariamente a mamma e papa', io l'avevo sentito subito che stesse accadendo, avevo annusato il vecchietto ed i segnali che mi erano giunti non lasciavano dubbi, ed ora sono qui solo che vago per casa, papa' e' a lavoro, mamma in cucina ed ogni tanto piange, sono andato ad odorare la copertina, ma non l'ho toccata stavolta, mi fa strano non vedermi arrivare addosso il vecchietto abbaiante e mozzicante, gia' mi manca, mi mancano i suoi rimproveri, mi manca tutto di lui.
Mi ha addestrato a diventare come Lui, a fare la guardia a non farmi intimorire dai prepotenti, a non avere paura dei tuoni, degli aerei, del vento e dei treni, cerchero' di fare del mio meglio perche' lui da lassu' sia orgoglioso di me, per ora son tanto triste, ieri avevo pure portato uno dei miei giochini a papa' per consolarlo, lui mi ha sorriso, accarezzato la testa, ma non lo ha preso ed io mi sono sdraiato vicino a Lui, avvertivo il suo dolore.
Ora vi saluto, me ne andro' un po' a far compagnia a mamma, anche se ovunque aleggia la mancanza di Teo.