Eccoci ragazzi, ce l'ho fatta.... ho cercato di essere il più semplice e chiara possibile, se qualcosa non vi è chiaro ovviamente le domande e critiche sono bene accette... con questo OGNUNO E' LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOLE E SI SENTE.... buonaserata a tutti
Prima di cominciare a parlarvi del vaccino devo fare una piccola premessa sulla Diagnosi, che nel caso di Leishmania può essere fatta tramite:
- Tramite agoaspirato linfonodolale, o a livello di midollo o a livello cutaneo viene analizzato istologicamente.
- Sempre Agoaspirato da cui si ricava materiale cellulare che viene utilizzato per cercare materiale molecolare del parassita (dna) tramite la tecnica della PCR. Il risultato mi dice che c’è il dna e questo può significare due cose: 1. Il parassita è entrato ed è stato distrutto e ne è rimasto qualche frammento genico non ancora degradato 2. Il parassita è entrato e sta replicando, ed è vivo.
- Tramite tecnica IFAT(immunofluorescenza con anticorpi) mi permette di dire SE C’E’ E QUANTA CE N’E’ (sia qualitativa che quantitativa) è una diagnosi sierologica mi serve quindi
àil siero (ricavato dal prelievo di sangue) del mio cane.
Prendo un vetrino su cui sopra ho messo dei promastigoti morti, metto sopra il siero del mio cane, all’interno del quale se ci sono anticorpi (dovuti al fatto che il mio cane è infetto e RISPONDE CON RISPOSTA ANTICORPALE), questi andranno a legarsi ai promastigoti presenti. A questo punto aggiungo anticorpi FLUORESCENTI che io ho comperato da un laboratorio e che si vanno a legare specificatamente agli anticorpi che il cane ha prodotto per leishmania( i quali sono a loro volta legati ai promastigoti). E valuto tutto sotto il microscopio a fluorescenza. Il risultato dell’analisi mi FORNIRA’ UN TITOLO ANTICORPALE, i cui range mi dicono che:
-
se è inferiore a 1:40 il mio cane è negativo (non è infetto)
-
[/size] se è compreso fra 1:40 e 1:160 il cane è dubbio e quindi è bene ripetere le analisi dopo 6 mesi
-
[/size] se è maggiore di 1:160 il mio cane è sicuramente positivo ( se l’animale risulta positivo fino a valori di 1:1280 significa che l’infezione è massiva e imponente)
LA DIAGNOSI E’ VALIDA ANCHE PER CANI CHE NON HANNO MANIFESTATO ANCORA SINTOMI CLINICI, MA CHE SONO COMUNQUE INFETTI.
ARRIVIAMO FINALMENTE AL VACCINO uscito il 10 aprile 2012. OBBIETTIVO: STIMOLARE L’INNESCO DI UNA RISPOSTA CELLULO-MEDIATA
Da che cosa è costituito?? Il
vaccino CANILeish è costituito da un liofilizzato di proteine escrete e secrete che sono state purificate + coadiuvante QS21 + PSA (antigene di superfice del promastigote). Analizziamo meglio ogni componente:
1-
proteine: sono state ottenute prendendo dei promastigoti e mettendoli in un brodo di coltura, questi essendo esservi viventi hanno utilizzato le sostanze nutritive contenute nel brodo per sopravvivere e replicarsi, rilasciando di conseguenza metaboliti (scagazzato) e secrete altre sostanze (sputato). Queste sostante una volta tolti i promastigoti sono state prese, purificate e liofilizzate, diventando parte del nostro antigene vaccinale.
1° DUBBIO: le proteine all’interno del mio cane non si comportano come il promastigote, il quale come ci ricordiamo, dice al macrofago: ‘’ehi tu, guarda sono qui, mangiami!’’ quindi il meccanismo di presentazione (il macrofago che fa il maggiordomo per il sistema immunitario attivandolo) è poco chiaro.
2-
PSA: mi rende non più funzionale il test IFAT (non vi spiego il perché in quanto è un po’ complicant) test a me utile per sapere se il cane è infetto, in quanto se lo facessi il cane mi risulterebbe sempre POSITIVO (questo è un problema per il futuro dove io mi troverò a dover distinguere gli animali veramente infetti o quelli vaccinati, in quanto entrambi mi risultano positivi alla sierologia).
2°DUBBIO: stranamente la Virbac (azienda farmaceutica produttrice del vaccino) ha brevettato anche un KIT TEST: SPEED LEISHK, che riesce a distinguere se un cane è positivo per la sierologia in quanto vaccinato oppure se positivo per infezione in corso
3-
coadiuvante QS21: il coadiuvante all’interno dei vaccini è essenziale in quanto svolge di un ruolo di trasportatore della nostra proteina antigenica, aumentandone il potere immunogeno (la capacità di sviluppare un immunità adeguata). Praticamente tiene la proteina nel sito di inoculo per un lungo periodo rilasciandola piano piano e causando voluta infiammazione con richiamo nel sito delle cellule immunitarie. Per quanto riguarda questo adiuvante chiamato anche
SAPONINA (derivato vegetale dell’albero Quinoa Saponina) fa in modo che i maggiordomi ( cell. Dendritiche) insieme alla presentazione PRODUCANO L’IL-12 (mediatore dell’infiammazione) INDIRIZANDO UNA RISPOSTA CELLULO-MEDITA SPECIFICA CON ATTIVAZIONE MACROFAGICA E ISTAURO DI UNA
MEMORIA IMMUNOLOGICA. GLI
EFFETTI COLLATERALI LOCALI E SISTEMICI CHE DOPO INDICHERO’ SONO DOVUTI ALL’ADIUVANTE, il quale non ha mai superato i test di tolleranza per essere usato in campo umano e in campo veterinario l’unico vaccino che lo usa come adiuvante è quello per la leucemia felina ( dove bisogna stare attenti per l’insorgenza di fibrosarcomi).
PROTOCOLLO VACCINALE
-NON POSSO essere vaccinati i cuccioli inferiori ai 6 mesi di età per l’insorgenza di reazioni avverse. Quindi per questi soggetti si procede come consigliato nella puntata precedente. Ricorda anche le due settimane dalle altre vaccinazioni (vedi sotto)
-IL CANE DEVE ESSERE SANO: la Virbac non ha specificato cosa intenda per sano, pertanto si intende sano, un cane che non assume nessun farmaco e nessuna patologia.
NON CI SONO STATI STUDI SULLE INTERAZIONI VACCINO E ALTRI FARMACI (antinfiammatori, antibiotici, antiparassitari ecc..)
-Il cane per procedere al protocollo deve essere SIERONEGATIVO PER LEISHMANIA, quindi bisogna fare il test sierologico- LA PRIMA INIEZIONE DEVE ESSERE FATTA ALMENO 2 SETTIMANE LONTANO DAGLI ALTRI VACCINI IN
QUANTO NON SONO STATE STUDIATE INTERAZIONI CON ALTRI VACCINI-LA COPERTURA VACCINALE E’ ATTIVA DOPO
10 SETTIMANE DALLA PRIMA INIEZIONE quindi se io vaccino oggi venerdì 3 maggio il mio cane sarà coperto al 13 luglio.
-la Virbac dice e consiglia assulatamente nei suoi volantini commerciali e ai rappresentanti di
CONTINUARE A METTERE L’ANTIPARASSITARIO OPPORTUNO, questa cosa non è indicata nel manuale di presentazione ufficiale del prodotto.
-NON POSSONO ESSERE VACCINATE LE FEMMINE GRAVIDE O IN ALLATTAMENTO, in quanto non sono stati fatti studi.
SCHEMA VACCINALE:
PRIMA VACCINAZIONE, SONO 3 INTERVENTI DA FARSI A DISTANZA DI 2 SETTIMANE (costo circa 230-250 euro) - POI
RICHIAMO ANNUALE (e rifare ogni volta il test sierologico per sapere se l’immunità è legata alla memoria vaccinale o all’infezione) STUDIO DEL VACCINO
Parto enunciandovi la conclusione dell’azienda farmaceutica: ‘’LA PROBABILITA’ CHE UN CANE
SI AMMALI (questo vuol dire che manifesti sintomi, non che NON SI INFETTI) E’ 4 VOLTE INFERIORE IN UN CANE VACCINATO RISPETTO A UNO NON TRATTATO’’.
Contestualizziamo la frase all’interno dei 2 esperimenti condotti:
1-nel primo esperimento che è stato condotto in laboratorio sono stati presi 20 cani beagle di cui 10 sono stati vaccinati e 10 no. Dopodichè gli sono stati sparanti in vena dei promastigoti vitali e verificati i risultati con la PCR è risultato che: 70-80% dei non vaccinati avevano alta carica parassitaria e positivi a Pcr – 30-50% dei vaccinati avevano bassa carica parassitaria e positivi a Pcr. Su questo esperimento non dicono altro.
2-Poi c’è stata la vera e propria PROVA IN CAMPO (non è stato tenuto conto dell’eventuale influenza di fattori ambientali- l’esperimento non è avvenuto in condizioni sperimentali) hanno preso 80 beagle li hanno divsi in due gruppi e mandati in due canili in zone iperendemiche:
40 cani a barcellona (20vaccinati (casi) + 20 no (controlli)) e a napoli (20 vaccinati+20 no) SENZA REPELLENTE (che cozza abbastanza col fatto che dicono di metterlo, io penso che se hai un prodotto di cui sei sicuro non consigli altro) PER 2 ANNI (ovviamente facendo richiamo ai vaccinati) e valutando in diversi momenti post-vaccinali. Ne è emerso che:
-INFEZIONE ATTIVA (verificata con pcr e poi allevamento in coltura con crescita del parassita):
33% (cioè 13 cani) non vaccinati / 12% (5 cani) vaccinati
di questi con
infezione attiva con comparsa di sintomi e quindi malattia è di:dei 13 cani non vaccinati il 23% ha sviluppato sintomi e dei 5 cani vaccinati solo il 7,5% si è ammalto –
3° DUBBIO: STIAMO LAVORANDO SU DELLE PERCENTUALI DI VERIFICA A DIR POCO RIDICOLE!! E COME SE NON BASTASSE MI DICE CHE C’E’ IL MIO CANE NONOSTANTE SIA VACCINATO PUO’ INFETTARSI UGUALMENTE. E MAGARI E’ UN ATTIVO ASINTOMATICO cioè è infetto, ha il parassita vivo, ma magari non si ammala( il non ammalarsi è una situazione dinamica che dipende da moltissimi fattori che possono causare immunodepressione).Mentre avrò un infezione attiva senza sintomi (i dati sono ciò che manca al precendete per arrivare a 100%):
77% cani non vaccinati e 92,5% cani vaccinati
-INFEZIONE NON ATTIVA (il cane risulta avere il
dna del parassita in Pcr -quindi il parassita è entrato e c’è una risposta che mi sta distruggendo - il parassita non cresce in coltura)
67% cani non vaccinati e
88% cani vaccinati. IL VACCINO NON PROTEGGE IN MANIERA STATISTICAMENTE SIGNIFICANTE, C’E’ POCA DIFFERENZA FRA CASI E CONTROLLI OLTRE A QUESTO CONSIDERAMO ANCHE LE REAZIONI AVVERSE QUI ELENCATE IN ORDINE DECRESCENTE E CON PERCENTUALI DI COMPARSAREAZIONI SISTEMICHE:
-Ipertermia: dal 3% alla prima puntura fino al 10% nella terza con durata da qualche ora a qualche giorno
à quindi aumenta
-Apatia: dal 12% prima puntura fino al 14% con durata fino a una settimana
-Inappetenza: dall’8% fino al 11%
-Diarrea e Vomito: dal 13% al 3%
REAZIONI LOCALE (Punto di Inoculo)
-gonfiore inferiore a 5 cm di diametro dal 16% al 22% e regredisce in due giorni
-gonfiore superiore a 5 cm di diametro dall’ 1% al 3%
-Dolore al punto di inoculo dal 17% al 25% perdura fino a 2 settimane
ALTRE REAZIONI SEGNALATE DA COLLEGHI:
Convulsioni, Tremori, Bava alla bocca, Occhi Indietro
La Virbac ha presentato il farmaco alla Agenzia delle registrazioni come vaccino mainer target (bersaglio minore), cioè per l’utilizzo solo in alcune zone, per l’appunto quelle mediterranee, e ovviamente i controlli richiesti sono minori tanto che la stessa agenzia ha appuntato che:
1-
[/size] I risultati condotti non dimostrano una reale efficienza del farmaco
2-
[/size] Nonostante vaccinazione una % è comunque infetta e di questi molti presentano segni clinici
3-
[/size] I benefici pesati sull’efficacia e le reazioni avverse, non sono per nulla significativi nelle aree non endemiche
Riporto infine il pensiero di due esperti:
Prof.L.Madeira De Carvalho (Facoltà di Medicina Veterinaria di Lisbona/Portogallo): ‘’Non potendo garantire ne efficacia, ne sicurezza, lo sconsiglio’’
Dott. Saverio Paltrenieri (membro del work in progress sulla leishmania gruppo SCIVAC - sono gli esperti che dettano le linee guida da seguire per terapia e prevenzione)
‘’ Il gruppo di studio SCIVAC, ritiene necessaria la pubblicazione su riviste internazionali scientifiche peer-rewied (cioè sostenute da 3 esperti internazionali) di studi prima di poter valutare il vaccino’’.
CONCLUDENDO:
-SARANNO I NOSTRI CANI VACCINATI A TESTARE IN CAMPO QUESTO VACCINO (lo studio è stato condotto solo su 40 cani)
-ASPETTARE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
-CONTINUARE COME SI E’ FATTO FINO AD OGGI (vedi la prevenzione)
-Effettuare vaccino nel caso di permanenza per lungo periodo in una zona iperendemica (per es: Napoli) se il cane dorme fuori e quindi molto esposto al contatto con il flebotomo.
Ricordando che il cane si può ammalare nonostante sia vaccinato e in quel caso il richiamo annuale del vaccino non mi da nessun tipo di miglioramento