Ricordo quando anni fa, era l'89 credo, Debbie, il mio pastore tedesco si ruppe la gamba...
A quei tempi gestivo per conto di una grossa azienda di Torino, un punto vendita di informatica in via ormea a Torino, aiutato da un altro dipendente...
Ricordo che mi presi 3 giorni di tempo per poter stare vicino a Debbie nella lunga trafila dell'operazione.
Ma... il cane aveva bisogno di assistenza, e della mia presenza 24/24, perchè altrimenti si sarebbe ridistrutto la gamba, e l'unica cosa che poteva farla stare tranquilla era la MIA presenza.
Andai in sede a parlare col capo e gli dissi che avevo questo problema, e che le soluzioni erano 2
o mi permetteva di portare con me il cane in negozio,
oppure avrebbe dovuto trovarsi un altro responsabile, perchè io mi sarei licenziato in tronco...
Ricordo che rimase zitto per una ventina di secondi, guardandomi negli occhi, e cercando qualche scappatoia, ma deve avermi visto talmente risoluto e deciso che non gli venne in mente nulla...
Mi disse...
"Va bene, fa quel che devi, l'importante è che non dia fastidio ai clienti..."
quindi per i 4 mesi successivi, la Debbie venne con me al lavoro, se ne stava tranquilla sul tappeto sotto la scrivania, nella lunga pausa pranzo andavamo a passeggiare al parco del valentino, e facevamo kilometri, con lei che si trascinava dietro il carrellino con la gamba rotta... e poi si tornava in negosio fino all'ora di chiusura...
Debbie era abituata a stare in negozio, anche perchè prima di fare quel lavoro, gestivo un mio negozio a Pinerolo e lei era sempre venuta con me, e si trattava di un negozio di giocattoli e modellismo ed informatica, quindi frequentato anche da bambini ragazzini...
In tutti quegli anni, e nei mesi a Torino, mai che mi abbia dato il minimo problema.
Loro se ben educati sanno stare al loro posto, e si godono ogni singolo attimo che passano vicini a noi.