Ciao Barbara, l'aiuto di un comportamentalista non deve spaventarti, semplicemente se ti rivolgi ad uno bravo e del quale ti fidi, ti può aiutare a capire perchè Artù ha determinati comportamenti, in collaborazione poi con l'educatore, che sarà quello che in definitiva lavorerà con te, ti aiuterà a porti nel modo giusto per ottenere quello che vuoi.
Cerca solo, come in tutte le cose, di verificare la serietà del medico in questione....così come ci sono medici umani che non sanno fare il loro lavoro esistono comportamentalisti che abusano del titolo.
Anche se fondamentalmente io credo che Artù, sia nella seconda fase dell'età nella quale si sentono i padroni di casa, a questo aggiungiamo il fatto che forse da piccolo gli avete permesso alcune cose, che ora, essendo adulto non vanno più bene, ma che lui giustamente ha ritualizzato come un permesso ormai consolidato ma che non capisce perchè gli venga negato...
A questo aggiungi, e non ti arrabbiare, il fatto che interagendo poco con cani che non siano i tuoi, ha fissato comportamenti che gli altri due gli permettono.
Quello che diceva Alan, non è contro di te, ma un dato di fatto, i cani che hanno una routine di vita che non comprende stimoli nuovi provenienti dall'esterno si sentono forti nel loro spazio, persone, situazioni, cani, avvenimenti non conosciuti fanno si che il cane si apra un pò di più.
Detto questo il mio consiglio è di vedere il comportamentalista, di ascoltare ciò che ti dice, guardare come si comporta con te e con Artù e sentire se ti puoi fidare....ma assolutamente non pensare che il tuo cane sia malato perchè fa una visita comportamentalista,....semplicemente dovete correggere qualche impostazione di gestione del "bulletto"
Come sempre se hai bisogno di maggiori chiarimenti, magari a voce, i miei numeri sai dove trovarli e io sono sempre a disposizione....pelosi permettendo!!
Ciao e tienici aggiornate