innanzitutto vi ringrazio per l'interessamento e le numerose risposte. Ieri ero veramente giù di morale, ho pianto parecchio, sembrerà esagerata come reazione ma stavo proprio male. Io sono una ragazza di 21 anni ( classe 1992), studentessa al terzo anno di economia. La mi famiglia è costituita da 5 persone: mamma, papà, un fratello maggiore e una sorella minore e la nonna che abita sotto di me.
Ho letto tutte le vostre risposte. Anche se sembra strano ho due genitori meravigliosi ma con i loro pregi e i loro difetti,ovviamente.
Sembrerebbe impossibile ma l'amore per gli animali, soprattutto per i cani me l'ha trasmessa mio padre, da quando sono nata sono sempre stata circondata da animali ( cani,pesci, tartarughe, uccellini) e adesso oltre a Toby ho anche due coniglietti nani presi dai miei genitori e per i quali mio padre si è dato da fare per creare un habitat. I miei genitori amano gli animali, entrambi provengono dalla campagna e ne hanno sempre avuti. Mio padre si arrabbia quando dico che penso che il cane non sta bene, che dovrebbe stare più in compagnia , partecipare maggiormente alla vita familiare ecc..
Nella mia famiglia non c'è una vera e propria "gerarchia" e i miei sono molto aperti nei confronti dei figli, anzi sin da piccoli ci hanno dato responsabilità forse anche troppo più grandi di noi (.. .). Io sono la ribelle di casa, lo sono sempre stata, ma sono anche quella che si prende più a cuore le cose, i giudizi, la casa e tante altre cose. I miei non sono genitori che si impongono, mio padre non mi ha mai imposto regole vere e proprie e nemmeno mia madre, il che non è sempre stato un bene per la mia crescita. Mi ascoltano molto, se ho problemi sono i primi a preoccuparsi e sono arrivati a fare cose che non mi sarei mai aspettata( in positivo). Obiettivamente sono persone intelligenti ma proprio non concepiscono gli animali in casa, sostenendo che loro gli animali li hanno sempre avuti, ma fuori e che sono sempre stati bene.
Mio padre mi riporta sempre un racconto di quando era piccolo: c'era un cane "randagio" che lui aveva chiamato Fulmine e che, verso il tramonto, chiamandolo compariva dagli alberi e andava a trovarlo, era diventato il suo amico. Prima di Toby da quando sono nata abbiamo avuto due meticci di taglia medio-piccola; senza dubbio Toby è il cane più impegnativo che abbiamo avuto fino ad ora.
Gli altri due cani erano più indipendenti: Bobby, il primo, si faceva i giri da solo e poi tornava a casa, quando mia mamma mi veniva a prendere a scuola lui l'accompagnava e mi aspettava uscire ( senza guinzaglio); Pippo, il secondo, me l'hanno portato via nel giro di pochi anni, è stato investito.
Tornando al discorso, vorrei aggiungere qualcosa: Toby soffre sicuramente stare solo, però comunque a parte i giri, lo portiamo a nuotare al fiume e giochiamo con lui ( tante volte lo porta mio padre la domenica), oppure prima lo portava a lavorare con lui ( lui si diverte a scalare le montagne di ghiaia, tuffarsi nei canali e rotolarsi nella terra), mio padre lo fa uscire al mattino alle 7 e gli da i biscotti ( ci sono anche i lavoratori quindi si fa un po' il pieno di coccole), quando torna per pranzo ( e gli da i croccantini) e la sera alle 6.30 quando torna ( e lì spesso ci siamo anche io e mia sorella che lo facciamo giocare). Cioè cerco di essere il più obiettiva possibile: non è un cane che ha avuto una vita sociale molto intensa perchè non gli abbiamo permesso di interagire molto con altri cani (spesso lo portiamo al fiume e lì gioca con noi e corre dei km finchè non trova l'acqua mentre noi lo seguiamo in macchina), però anche dire che è stato trattato come un nano da giardino mi sembra esagerato.
Oggi l' ho portato a far lavare e poi a giocare in un'area protetta con altri cani, per esempio. Dopo è stato in casa, l'ho fatto giocare un po', è stato in compagnia. Poi mia mamma è uscita e ha lasciato la porta aperta e lui subito è scappato nella via accanto. Non mi ascolta quando parte per la tangente. Sono consapevole che il mio rapporto con lui evidentemente non è consolidato, e so che questo è un problema. Dunque ho preso su la macchina e sono andata a prenderlo. Vorrei far notare che quando scappava prima bastava andare con la macchina e chiamarlo dal finestrino che lui subito veniva e saliva sulla macchina senza problemi, gli aprivo la portiera del passeggero e lui saliva. Da qualche tempo non mi ascolta neanche se lo chiamo, e devo rincorrerlo con la macchina. Stasera però non ha opposto resistenza, è salito tranquillamente. e andato nel recinto da solo e non sta abbaiando.
Per il discorso cane in casa i miei sono convinti che il cane stia meglio fuori, loro sono convinti che tenerlo in casa sia una sorta di "maltrattamento", perchè secondo il loro vissuto e tutto, i cani devono stare all'aria aperta e che la cattiveria sarebbe segregarli in casa.
Se potessero lo farebbero stare in un prato recintato, e mia madre vedendomi così agitata sull'argomento, mi ha detto che potremmo metterlo davanti casa e fare un recinto lì, anche se è molto piccolo come spazio e poi non c'è riparo da nulla.
Comunque la cosa che mi fa male è che anche se sta bene quando viene in casa e lo vedo perhcè è contento, mi porta il pupazzo per giocare, mugola perchè vorrebbe sempre coccole e e se non gliele faccio mi mette il testone sotto il braccio e mi "obbliga" ad abbracciarlo, oggi ha cercato di montarmi più volte ( so che non è una cosa positiva però, perchè indica che non c'è chiarezza nei ruoli), appena può scappa nella via accanto.
Va ad annusare in giro, corre ecc... Non capisco perchè lo fa, sempre! anche se magari è stato tutta la giornata a fare attività.
Ho chiesto alla tipa della toelettatura se aveva qualche contatto di esperti di comportamento e mi ha dato un volantino. Penso che chiamerò.
Io spero solo che la situazione si possa risolvere in qualche modo.