Peccato che con le esche avvelenate non si risolva minimamente il problema, visto che [cito direttamente dal sito del Ministero della salute]
"Il virus, dopo aver infettato il sistema nervoso di animali selvatici e domestici, è presente nella saliva dell’animale malato ancor prima della comparsa dei sintomi e si può trasmettere attraverso la morsicatura, la leccatura di pelle non integra o il contatto della saliva dell’animale infetto con le mucose."
Quindi per esempio, se una volpe affetta dalla rabbia muore dopo aver ingerito una polpetta avvelenata e un lupo o un cane randagio si nutre della carne della volpe... et voilà, la malattia si diffonde come ridere...