A me, sinceramente, la risposta dell'allevatore non piace un gran che. E' positivo che vi abbia risposto e si sia dimostrato abbastanza disponibile ma tutto sommato, come spesso accade, ha cercato di tirare l'acqua al suo mulino dicendo che il veterinario vuole operare solo per far soldi:
Purtroppo oggi l'intervento è possibile, e, dal momento che difficilmente può essere contestato, diventa anche una buona opportunità per aprire una nicchia specialistica di sicuro successo economico.
Su una cosa però penso che abbia ragione:
La verità però è che l'intervento ha una storia molto breve e recente, e fino a poco tempo fa nessun cane ne sentiva la necessità e nessun Veterinario lo avrebbe ne proposto ne immaginato vantaggioso per il cane. Nessun Veterinario si assumerà la certezza del risultato del intervento perché di fatto non è un intervento certo e sicuro e solo teoricamente necessario, e facilmente può essere scaricata la colpa dell'insuccesso alla gravità dichiarata della patologia per cui l'intervento può essere esposto come una fase estrema di tentativo di miglioramento. Ma di fatto nessuno potrà mai dirvi come sarebbe vissuto il vostro cane senza l'intervento
Le protesi totali d'anca sono un'innovazione abbastanza recente e ci sono stati casi di rigetto delle protesi. L'intervento è effettivamente molto invasivo, non è detto che sia risolutivo al 100%, i tempi di recupero sono lunghi, ma con un'adeguata terapia per il dolore le sofferenze del cane si riducono di molto. Non trovo sensato dire che "l'intervento rende un cane disabile". Un cane che zoppica, che ha dolore, che non riesce a condurre una vita normale è un cane disabile.
Poi l'utilità di inserire nella mail una polemica relativa ai problemi delle anche dei meticci... bah...
credo che il mondo della veterinaria dovrebbe occuparsi di più a cercare un metodo migliore per escludere tale patologie dal programma di riproduzione dei cani piuttosto di perfezionare le tecniche chirurgiche per correggerle.
Semmai, se c'è qualcuno che dovrebbe "occuparsi di più a cercare un metodo migliore per escludere tale patologie dal programma di riproduzione dei cani " quelli sono proprio gli allevatori in primis.
Riguardo il risarcimento, i vizi redibitori, ecc. Nel momento in cui il proprietario del cane viene a sapere della displasia, ha 8 giorni di tempo per informare il venditore. E' meglio che la comunicazione avvenga per iscritto e sia in qualche modo "dimostrabile", quindi raccomandata con ricevuta di ritorno (possibilmente anche assicurata), posta elettronica certificata, fax.
Il contratto che si è firmato al momento dell'acquisto del cucciolo è vincolante fino ad un certo punto, nel senso che se avete firmato un contratto che contraddice le norme dettate dalla legge in materia di compravendita di animali, tale contratto è automaticamente non valido. Questo articolo di Valeria Rossi è abbastanza esauriente:
http://www.tipresentoilcane.com/2011/08/11/lacquisto-di-un-cane-quel-che-dice-la-legge-i-contratti-di-cessione-i-consigli-antibidone/