Grazie a tutti: siete molto gentili.
Elisa... anche se volessi "plasmarlo" non saprei da che parte cominciare... Più che altro cerco di capirlo, in modo da utilizzare le sue caratteristiche a mio favore, o meglio a nostro favore (però sta a me, non a lui, esserne capace).
Credo che lo scopo per cui si prende un cane (a meno che non si abbiano esigenze particolari, di guardia, di conduzione delle pecore, sportive o altro) è quello di darsi gioia a vicenda.
Io e Oscar ci vogliamo bene, ma non è stato un colpo di fulmine... lui "è capitato" e io l'ho accettato. Però è stato come un matrimonio combinato, non un matrimonio d'amore: lui mi pareva adatto a me e sapevo che gli avrei voluto bene. Era stato adottato da mia figlia, ma è stato meno di 24 ore con lei, causa imprevedibile e forte allergia del suo fidanzato. Se non lo prendevo avrei avuto sulla coscienza un po' di attacchi d'asma da un lato e una storia di altri stalli o addirittura il canile per l'altro. E' stata una scelta "ragionata": in fondo io volevo un cane: perché non lui? E' stato come restare incinta in modo imprevisto... però... benvenuto...
Quello che ho sentito da subito, appena preso il suo guinzaglio in mano è stato un enorme senso di responsabilità.
Forse per questo quando era più cucciolo (ora ha 10 mesi) sono stata una "mami" più severa di quanto non lo sia ora. Anche se questo è avvenuto per caso, dato il carattere di Oscar, è stato solo un bene.

Il fatto è che Oscar (nella foto qui ha 4 mesi) non aveva l'aria molto cucciolesca: mi si dice che i setter sono così... dei piccoli adulti anche da cuccioli. Non aveva quell'aspetto da trudino che mi fa venire la cucciolite. Così non l' ho viziato... ed è stata un'autentica fortuna, perché Oscar è molto intelligente (nella prossima puntata lo racconto) ma molto a modo suo. Il suo "will to please" è piuttosto modesto.
Quanto al pari "valore" di un bastardo rispetto al cane di razza... in senso affettivo (cucciolo bello della tua mami) è senz'altro vero, ma da altri punti di vista no.
Io, con tutto il bene che voglio a Oscar, sono assolutamente per i cani di razza: perché, se ben allevati, sai cosa ti porti in casa e a che tipo di cane dedichi almeno 10 anni della tua vita. Poi ci sono le differenze individuali, d'accordo, ma se vuoi un cane dolce e docile non rischi di ritrovarti con un maremmano...
Avrei dovuto prendermi un Golden o quest'anno o l'anno prossimo. Lo avrei preso o da Tiziana o da Royal Crest (scusa Tiziana se lo dico... ma ero proprio incerta tra i vostri due allevamenti).
Perché, ci tengo a dirlo, non è che i bastardi, in quanto tali, non abbiano bisogno di tutte quelle cose di cui ha bisogno un cane di razza: la socializzazione intra e interspecifica, una buona alimentazione, una giusta stimolazione, etc etc. Però della prima infanzia di Oscar so proprio poco.

Concludo con un anticipo sulla prossima puntata.
Oscar, dicevo, secondo me è molto intelligente: diversamente docile, ma molto intelligente.
In campagna (ci andiamo tutti i we) quest'inverno le foglie avevano coperto la vaschetta dell'acqua all'esterno: lui ci ha battuto sopra la zampa, le foglie sono affondate e lui ha raggiunto l'acqua.
Una volta in casa, trovandosi senza acqua, ha provato a batterci la zampa sopra: io sono accorsa per il rumore (combina sempre qualche guaio) e ho capito. Gli ho dato l'acqua. Da allora lo ha fatto sempre e se sono lontano e non lo sento ha imparato a battere nella ciotola della pappa, che essendo di metallo fa più rumore. Fa sempre così: prima prova con la ciotola dell'acqua e, se tardo, con quella di metallo.
Perché non gli dai abbastanza acqua? direte voi... Perché lui beve raramente e la ciotola resta piena a lungo. Poi improvvisamente gli viene sete e la finisce in poco tempo senza che me accorga...