Autore Topic: Crocchette & Crocchette... (ARCHIVIO)  (Letto 777217 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline ARTU

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 1.621
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #255 il: 30 Agosto 2010, 11:38:00 »
ciao e benvenuta.guarda con cerca e digita "almo nature" è venuto fuori un po' di materiale
LA VITA NON SIGNIFICA...ASPETTARE CHE I TEMPORALI PASSINO... è IMPARARE COME DANZARE SOTTO LA PIOGGIA

Offline elisavalli

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 4.479
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #256 il: 31 Agosto 2010, 08:01:18 »
Ingredienti Almo Nature Adult Pollo e Riso - Large
riso integrale (<26%), pollo (di cui carne fresca >24%), farina di glutine di mais, olio di pollo, semi di lino, olio di semi di girasole, alfa alfa (erba medica), olio di salmone, lievito, calendola, estratto di yucca, estratto di the verde, estratto di vinaccia, minerali e vitamine.

E' un mangime con tanto riso e va bene, il riso è ok  ;), non è bello però che ci sia scritto "pollo" perchè scritto così vuol dire TUTTO il pollo, comprese zampe becchi, piume...un bel trito misto insomma. Infatti nella parentesi c'è scritto quanto di questo pollo sia costituito da carne (pesata con l'acqua anche qui però...) e quanto invece da sottoprodotti e scarti di pollo. Dopodichè ecco il glutine di mais...per il resto carini e accattivanti gli altri ingredienti ma la sensazione finale è che sia un mangime a base di riso e scarti di pollo, con una bassa percentuale di CARNE. Oltretutto l'Almo è CARISSIMA rispetto a prodotti di qualità superiore che costano meno o uguale.
Dell'Almo sono valide alcune linee di scatolette di umido invece, ne ho comprate alcune e avevano una lista ingredienti che mi piaceva, adesso non ce l'ho sottomano ma era tipo: carne di manzo, prosciutto, riso, brodo di cottura.

Offline roberta

  • Utente del Forum
  • **
  • Post: 36
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #257 il: 31 Agosto 2010, 16:17:32 »
sulle ultime tre righe avrei da ridire, ho visto quel cane in molte situazioni, e ti posso garantire che tra quando era lavato e preparato per le expo e quando veniva a fare le gare di lavoro c'era una differenza esagerata. Anche il pelo più schifoso con dei balsami potenti e relativi prodotti per la toelette può diventare morbido e setoso. Per di più ho sempre visto la macchina di certa gente piena di barattoli, bottiglie dei più svariati intrugli,visto che i mangimi erano deficenti in certe sostanze.
In svariate occasioni prima delle gare di caccia (visto che non era poi questo grande cane da caccia, e che il suo fisico iniziava a risentirne) ho visto dargli pure delle grandi sirigate di intrugli per via bocca. Per dieci minuti andava come un siluro, ma poi l'ossigeno mancava e il gran cane andava sempre fuori mano.
Quindi penso che non sia solo una questione di vedere il cane con un bel pelo e che corre. Bisognerebbe sapere in realtà se quel pelo è così solo per il mangime, e se lo stesso alimento insieme all'allenamento sono in grado si far si che il cane duri non solo per i dieci minuti di un drive, ma per un intera gara.
partiamo dal fatto che nn ho mai usato intrugli, il mio metodo di allenamento e addestramento sono lenti. Presentavo un cane solo in eta' adulta, quando il suo fisico era pronto. Io nn so se hai mai visto le gare springer, sono un po diverse da quelle dei retr, li i cani corrono in terreni impervi, dentro hai rovi ecc ecc. Le expo sono tutt altra cosa, siccome a me nn interessava la giovane promessa enci, un titolo che all epoca non valeva molto, neanche sul certificato veniva inserito, ai cocker i primi due anni cercavo di fargli fare la prova di lavoro, per iscriverli in quella classe e ottenere i cac x il campionato, altrimenti non potevano diventare campioni. E. Sfido chiunque ad.avere un cane con il mantello a posto mentre ogni giorno è dentro hai rovi a trovare fagiani.!!!, Poi ci sono persone che hanno furia e gli danno intrugli, usano collari elettrici ecc ecc. Sono metodi che non ammetto. Il mio springer ha 9 anni, tolto dalle gare alla tenera eta di 8 anni si è messo a fare agility meglio di un ragazino...io ho questa di esperienza, nn sarà molta ma credo di saper valutare se un mio cane sta'bene o no...saluti sinceri
NB: Un cane va furi mano, non perché e' stanco o malato, quello è n problema d addestramento.  Un cane va fuori mano, perche non è in mano al conduttore.

Offline joy

  • Bisogna innamorarsi quando si è pronti non quando si è soli
  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 3.940
  • "Lola" - How deep is your Joy
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #258 il: 31 Agosto 2010, 18:55:35 »
Io non sto'parlando di un cane o due, come i privati, ma di 25, tra cocker e springer, un incrocio tra un maremmano e spinone, una dobermann, un alana tigrata, e una montagna dei pirenei, salvate da persone indegne. Cani lavoratori, soprattutto gli springer, che gli richiedevo l'estremo. Quando era sottozero, non erano al calduccio, ma a lavorare sotto l acqua neve e vento. I cockerini che andavano in expo venivano lavati ogni settimana, eppure.la loro pelle era perfetta. Dopo 15  anni e tante esperienze nei vari settori cinofili come posso dire che non e' un buon mangime ?Forse se ho vinto e' anche merito di cio che mangiavano. Usa direct, della colorado, non so' cosa mangiava, ma all' epoca non c erano tutte queste marche, eppure era bellissimo.  Io valuto un cane dalla salute, se il mantello e' lucido, e mi sopporta ore di addestramento in terreni impervi, senza accennare la minima stanchezza, ecco, per me il cane e' in forma. Se poi ti muoiono tra i 13e i15 anni...ho detto tutto

scusate l' em_024
nn pensavo che il nonno di joy fosse così famoso! ;D
Arianna

Offline la_ste

  • Utente Argento
  • *****
  • Post: 584
  • la Vicky vickinga
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #259 il: 31 Agosto 2010, 20:22:41 »
scusate l' em_024
nn pensavo che il nonno di joy fosse così famoso! ;D

è anche un nonno della mia Vicky  ;)
Ste e Vicky

                                      la Vicky Vickinga...

Offline elisavalli

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 4.479
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #260 il: 31 Agosto 2010, 20:32:49 »
Usa Direct ha avuto credo alcuni milioni di figli, è stato un cane che ha fatto la storia del golden retriever in Italia  :)
E' anche nel pedigree di Brina, credo bisnonno o qualcosa del genere  ;)
Niente male eh sto cagnone?  em_029

LALLAeHOMER

  • Visitatore
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #261 il: 31 Agosto 2010, 20:56:06 »
mi chiedevo cosa ne pensate di questo parere sulle crocchette....lo so, è lunghissimo, ma magari qualcuno sarà interessato...

Tranci di polli sani e ben pasciuti, tagli scelti di bovino e cereali freschi sono tutto ciò che serve per l'alimentazione completa e bilanciata di cani e gatti. Questo è quanto affermano i produttori di pet food tramite i media. Questo è ciò che le loro industrie (11 miliardi di dollari di fatturato) vogliono far credere ai consumatori.

Questo rapporto esplora le differenze tra ciò che questi ultimi credono di acquistare e cosa realmente comprano. Ci siamo focalizzati sulle marche più note, quelle distribuite nei supermercati e nei discount, ma converrà ricordare che anche molte altre marche "rispettabili" producono prodotti simili a quelli qui descritti.

Ciò che sembra sfuggire alla maggior parte dei consumatori, è che l'industria dei pet food rappresenta un'estensione delle industrie di alimenti destinati al consumo umano. Il settore pet food apre un mercato per gli scarti della macellazione, per i cereali considerati "non adatti all'alimentazione umana" e per altri prodotti di scarto che non potrebbero altrimenti garantire profitti. Per "scarti" bisogna intendere intestini, mammelle, esofagi e, probabilmente, le parti malate o cancerose degli animali macellati.

Tre delle cinque maggiori aziende americane produttrici di pet food sono filiali delle più grandi multinazionali alimentari:

NESTLÈ (Alpo, Fancy Feast, Friskies, Mighty Dog)

HEINZ (9 Lives, Amore, Gravy Train, Kibbles n Bits, Recipe, Vets)

COLGATE-PALMOLIVE (Hill's Science Diet Pet Food) Alle quali possiamo aggiungere:

PROCTER & GAMBLE (Eukanuba e Iams)

MARS (Kal Kan, Mealtime, Pedigree, Sheba)

NUTRO

Per le multinazionali alimentari, controllare la produzione di pet food è un investimento redditizio, un mercato parallelo, tramite il quale capitalizzare i propri prodotti di scarto. I prodotti commercializzati per l'alimentazione di cani e gatti sono centinaia. Anche se la qualità è mediamente simile, non tutte le aziende ricorrono ad ingredienti potenzialmente pericolosi.

Ingredienti

Il prezzo non sempre ne garantisce la bontà, ma spesso costituisce un buon indicatore della qualità dei pet food: utilizzare proteine di qualità e grano di prima scelta sarebbe ovviamente impossibile, per aziende che vendono cibo per cani a 1 euro al chilo, dato che il costo di ingredienti di buona qualità risulterebbe molto maggiore del ricavato. Le proteine utilizzate nei pet food possono provenire da diverse fonti. Quando bovini, suini, polli, ovini ed altri animali vengono macellati, i tagli scelti vengono separati dalla carcassa e destinati ad uso umano, mentre circa il 50% viene impiegato diversamente. Nella produzione dei pet food, viene usato tutto ciò che rimane della carcassa: ossa, sangue, intestini, tendini, legamenti e tutte le altre parti non consumate dagli umani. Sulle etichette, queste parti vengono descritte sottoprodotti. L'etichettatura è ambigua, perché indica gli ingredienti ma non definisce i prodotti elencati. Negli Stati Uniti, l'associazione di categoria dei produttori di pet food riconosce che l'uso di sottoprodotti rappresenta un introito addizionale sia per l'industria della macellazione che per gli allevatori: "La crescita dell'industria del pet food non solo fornisce ai proprietari di animali domestici un cibo migliore per i propri animali, ma apre altri mercati per le industrie che preparano il cibo per il consumo umano" [1].

Molti di questi scarti costituiscono la discutibile alimentazione degli animali d'affezione. L'apporto nutrizionale di questi sottoprodotti carnei può variare da lotto a lotto. James Morris e Quinton Rogers, due professori del Dipartimento di Bioscienze Molecolari della University of California (reparto di Medicina Veterinaria Davis), sostengono che "Per molti degli ingredienti comunemente utilizzati nella produzione di pet food, non è disponibile alcuna informazione circa la loro biodisponibilità per cani e gatti. Questi ingredienti sono generalmente sottoprodotti delle industrie zootecniche, la cui composizione nutritiva può avere margini di variazione enormi. La richiesta di adeguare i pet food ai profili nutrizionali consigliati dall'AAFCO (Associazione Americana per il Controllo degli Alimenti), non potrà quindi garantirne l'apporto nutrizionale, fino a quando non verrà analizzata la biodisponibilità degli ingredienti" [2].

Farine di carne, sottoprodotti ed ossa sono ingredienti comuni nei pet food. Il termine farina significa che questi prodotti non vengono utilizzati freschi: sono riciclati. In cosa consiste il riciclaggio? Stando al dizionario, "il riciclaggio è un processo di tipo industriale: riciclare carcasse di bestiame per estrarne olio dal grasso tramite fusione". La zuppa di pollo fatta in casa, con lo spesso strato di grasso che si forma sulla superficie quando viene cotta, è una sorta di mini-processo di riciclaggio. Il riciclaggio separa il grasso dai materiali idrosolubili e solidi, uccidendo i batteri. Purtroppo, può alterare o distruggere anche gli enzimi e le proteine che si trovano nella "materia prima".

Quali possono essere le conseguenze per cani e gatti alimentati con questi prodotti? Alcuni veterinari sostengono che gli scarti della macellazione aumentano il rischio di cancro e di altre malattie degenerative. I metodi di cottura usati nella produzione di pet food, come il riciclaggio e l'estrusione (pressione a caldo usata per "espandere" il cibo secco, trasformandolo in crocchette), non sempre distruggono gli ormoni (usati per far ingrassare il "bestiame" o per farne aumentare la produzione di latte), né gli antibiotici, né i barbiturici (usati come anestetici).

Grassi animali

Avrete notato l'odore particolarmente pungente che si sprigiona quando aprite una nuovo sacco di pet food. Da cosa dipende? Molto spesso dalla presenza di grasso animale riciclato, oppure di oli troppo rancidi e classificati come inadatti per gli umani. Negli ultimi 15 anni, il grasso proveniente dai ristoranti, negli USA, è diventato la principale componente grassa dei pet food. Questi grassi, spesso contenuti in fusti da 50 galloni, vengono generalmente lasciati all'aperto per settimane, esposti a temperature estreme, senza preoccuparsi del loro impiego futuro. Le aziende che riciclano questi grassi li mischiano con altri tipi di grasso, stabilizzandoli tramite potenti antiossidanti che ne ritardano il deterioramento e vendono il prodotto finito ai produttori di pet food [3].

Questi grassi vengono spruzzati direttamente nelle crocchette, per rendere appetibile un prodotto che altrimenti risulterebbe insipido o sgradevole. Il grasso agisce inoltre come collante, al quale vengono infine aggiunti esaltatori di sapidità. Gli "scienziati" del pet food hanno scoperto che gli animali amano il gusto di questi grassi. I produttori sono dei veri maestri nel costringere un cane o un gatto a mangiare ciò che normalmente farebbe loro arricciare il naso per lo schifo.

Farina, soia, granturco, noccioline ed altre proteine vegetali

Negli ultimi 10 anni, la quantità di cereali usati nel pet food è aumentata. Un tempo, l'industria di pet food considerava i cereali alla stregua di riempitivi, ma oggi essi rappresentano una porzione considerevole, nel cibo per animali. I valori nutrizionali in questi prodotti dipendono dal grado di digeribilità delle granaglie. La quantità ed il tipo di carboidrati determina la quantità di valori nutrizionali che l'animale assume. Cani e gatti possono assorbire pressoché tutti i carboidrati di alcune granaglie (ad esempio, del riso), ma fino a circa il 20% del valore nutrizionale delle altre granaglie viene perso, in quanto non digerito. La disponibilità nutrizionale di grano, fagioli e avena, ad esempio, è scarsa. Gli elementi nutritivi nelle patate e nel granturco sono molto meno disponibili che nel riso. Altri ingredienti, come i gusci delle arachidi, vengono usati come "riempitivo" o fibra, ma non hanno un contenuto nutrizionale significativo.

Due su tre degli ingredienti principali dei pet food, in particolare di quelli secchi, sono quasi sempre cereali. Nel Pedigree Performance per cani, i 3 principali ingredienti sono granturco macinato, farina di sottoprodotti del pollo e farina di glutine di granturco. Nei 9 Lives Crunchy Meals per gatti, i 3 principali ingredienti sono granturco macinato, farina di glutine di granturco e farina di sottoprodotti animali. Dei 4 principali ingredienti del Purina ONE per cani - pollo, granturco macinato, grano macinato e farina di glutine - 2 sono prodotti a base di grano... praticamente, sono lo stesso prodotto. Questa pratica industriale è nota come suddivisione. Quando i componenti dello stesso ingrediente vengono elencati separatamente - come nel caso di granturco macinato e farina di glutine di granturco - sembra che ci sia meno grano che carne, anche quando il peso dei cereali, in realtà, supera quello della carne.

Nel 1995, la Nature's Recipe dovette ritirare dagli scaffali migliaia di tonnellate di cibo per cani, a causa delle proteste di consumatori che lamentavano che i cani alimentati con i prodotti di questa ditta vomitavano e perdevano appetito. Per la Nature's Recipe, la perdita ammontò a 20 milioni di dollari. Il problema era legato alla presenza di un fungo che produceva vomitossina (un'aflatossina o "micotossina", sostanza tossica prodotta durante il processo di stampaggio delle crocchette), che aveva contaminato il grano. Nel 1999, un'altra tossina fungina obbligò al ritiro del cibo secco per cani prodotto dalla Doane Pet Care, compreso Ol'Roy ed altre 53 marche. Questa volta, la tossina uccise 25 cani. Malgrado causi a molti cani vomito, inappetenza e diarrea la vomitossina è però meno tossica di altre. Le tossine fungine più pericolose possono causare perdita di peso, danni al fegato, claudicazione e persino la morte, come nel caso Doane.

L'incidente della Nature's Recipe obbligò la FDA (Food and Drug Administration) ad intervenire. Dina Butcher, Assessore alle Politiche Agricole nel Nord Dakota, concluse che la scoperta della vomitossina nei prodotti Nature's Recipe non rappresentava un rischio per la popolazione umana, in quanto "il grano che viene utilizzato nel pet food non è grano di alta qualità" [4].

Le proteine di soia sono un altro ingrediente comunemente usato nel pet food, come fonte energetica. I produttori le utilizzano anche perché negli animali producono un senso di sazietà. La soia è stata collegata a casi si aerofagia in alcuni cani, mentre altri la sopportano meglio. La soia viene impiegata come fonte proteica anche in alcuni prodotti vegetariani per cani.

Additivi e conservanti

Molti prodotti chimici vengono aggiunti al pet food commerciale per aumentarne il gusto, la stabilità, le caratteristiche o l'aspetto. Gli additivi non hanno valore nutritivo; possono essere usati come emulsionanti, per evitare che l'acqua ed il grasso si separino, come antiossidanti, per prevenire l'irrancidimento del grasso o come coloranti e aromi artificiali, per rendere il prodotto più attraente per il consumatore e più appetibile per l'animale.

L'aggiunta di prodotti chimici al cibo ebbe origine migliaia di anni fa (spezie conservanti naturali e agenti di stagionatura), ma negli ultimi 40 anni, l'uso di additivi è molto aumentato. Tutti i cibi per animali contengono conservanti. Alcuni di questi vengono aggiunti agli ingredienti o alle materie prime dai fornitori, altri possono essere aggiunti dai produttori stessi. Dato che questi ultimi hanno bisogno di assicurare un lunga durata del cibo secco per renderlo commestibile anche dopo la spedizione e la permanenza in magazzino, i grassi nei cibi per animali vengono conservati impiegando conservanti sintetici o "naturali".

I conservanti sintetici comprendono il BHA e BHT, gallato di propile, propilenglicole (impiegato anche come alternativa "meno tossica" agli antigelo industriali per auto) e trimetilchinolina. La letteratura relativa alla tossicità, ai rischi o ai problemi derivati dal consumo continuo di questi antiossidanti, spesso ingeriti quotidianamente da cani e gatti, è scarsa. L'impiego di possibili agenti cancerogeni come il BHA, BHT e la trimetilchinolina vengono permessi in quantità relativamente basse. Gli effetti di questi prodotti chimici nel pet food non sono stati studiati approfonditamente, ma il loro consumo, a lungo termine, è probabilmente dannoso.

Dato che i risultati dello studio originale sulla sua sicurezza, effettuati dal produttore (Monsanto) della trimetilchinolina erano insufficienti, gli è stato richiesto di effettuare un nuovo e più rigoroso studio. Questo studio si è concluso nel 1996. Malgrado la Monsanto non abbia trovato una tossicità significativa associabile al suo prodotto, nel luglio 1997 il Centro di Medicina Veterinaria della FDA ha richiesto al produttore di ridurre della metà il livello massimo di trimetilchinolina (75 parti per milione).

Mentre alcuni critici del pet food e alcuni veterinari credono che la trimetilchinolina sia la principale causa di malattie, problemi cutanei ed infertilità nei cani, altri sostengono che è il più sicuro, forte e stabile conservante disponibile per i pet food. La trimetilchinolina è permessa per il consumo umano soltanto come conservante per spezie (pepe di cayenna, chili) in una proporzione di 100 parti per milione - ma sarebbe molto difficile consumare giornalmente una quantità di chili che raggiungesse il quantitativo di trimetilchinolina che un cane consuma tramite il cibo secco.

Per conservare i grassi ,alcuni produttori hanno risposto alle preoccupazioni dei consumatori ricorrendo a conservanti "naturali", come Vitamina C (acido ascorbico), Vitamina E (tocoferoli misti) oppure olio di rosmarino, garofano o altre spezie. La farina di pesce e alcune miscele di vitamine, usate come integratori nei pet food, contengono conservanti chimici. Questo significa che cani e gatti possono mangiare cibi contenenti diversi tipi di conservanti. Non tutti devono essere indicati in etichetta per legge. Tuttavia, grazie alle pressioni da parte dei consumatori, i conservanti usati nel grasso devono oggi essere esposti in etichetta.

Additivi nei pet food

Agenti anticoagulanti
Lubrificanti
Agenti antimicrobici
Dolcificanti ipocalorici
Antiossidanti
Dolcificanti calorici
Coloranti
Agenti ossidanti e dimagranti
Agenti affumicanti
Agenti per il controllo del pH
Agenti deidratanti
Ausili di processo
Emulsionanti
Isolanti
Agenti fissanti
Solventi, veicoli
Esaltatori di gusto
Stabilizzatori, inspessitori
Aromatizzanti
Agenti attivi superficiali
Agenti per il trattamento delle farine
Agenti di finitura superficiale
Ausili di formula
Sostanze sinergizzanti
Umidificatori
Tessuti
Lievitanti
Mentre la legge richiede studi sulla tossicità diretta dei singoli additivi e conservanti elencati, essi non vengono testati per il loro potenziale effetto sinergico gli uni con gli altri, una volta ingeriti. Alcuni autori hanno suggerito la possibilità di interazioni dannose tra alcuni dei più comuni conservanti [5]. I conservanti naturali, invece, non consentono la stessa lunga durata come quelli chimici, ma non pongono alcun interrogativo circa eventuali rischi.

Come viene prodotto il pet food

Per rispettare i requisiti necessari per poter etichettare un cibo come "completo e bilanciato", molti produttori effettuano studi di appetibilità quando sviluppano un nuovo pet food. Un gruppo di animali viene alimentato col nuovo cibo mentre un gruppo di "controllo" viene alimentato con la formula attualmente venduta. Il volume totale mangiato viene usato come misura per l'appetibilità del cibo. Le più grandi e famose aziende considerano questo genere di test il più accurato controllo possibile dei valori nutrizionali effettivi del cibo e mantengono grosse colonie di cani e gatti per questo scopo.

Il cibo secco viene prodotto con una macchina chiamata "estrusore". La materia prima viene dapprima miscelata, a volte manualmente, a volte con l'ausilio di un computer, secondo la ricetta preparata dai nutrizionisti. Nell'estrusore, vengono aggiunti a questa mistura acqua calda e vapore. La mistura è sottoposta a pressione, vapori ed alte temperature man mano che procede verso gli stampi che determineranno la forma finale del prodotto. Il cibo viene lasciato ad essiccare e poi viene generalmente spruzzato con grasso, fermentanti o altri composti che lo rendano più appetibile. Nonostante il processo di cottura possa uccidere i batteri, la sterilizzazione del prodotto finale può essere compromessa durante l'essiccamento, la copertura con grasso o l'imballaggio.

Gli ingredienti sono simili sia per il cibo umido, che secco, che semi-umido. La quantità di proteine, grassi e fibra può invece variare. Una tipica scatoletta di cibo per gatti conterrà circa il 50% di sottoprodotti carnei. La principale differenza tra questi prodotti è il contenuto d'acqua. È impossibile fare una comparazione diretta delle etichette dei diversi tipi di cibo senza una conversione matematica "su base secca".

La preparazione del cibo umido prevede una miscelazione degli ingredienti di base con additivi. Ai cosiddetti "bocconcini", viene data forma dall'estrusore. Successivamente, la mistura viene cotta ed inscatolata. Le scatole sigillate vengono infine inserite in contenitori per la cottura a pressione, nelle quali vengono sterilizzate. Alcuni produttori cuociono il cibo direttamente nella scatola.

Per rendere nutrienti i pet food, i loro produttori li "fortificano" con vitamine e minerali. Come mai? Perché gli ingredienti che usano non sono di per sé completi, la loro qualità può essere estremamente variabile ed il tipo di produzione distrugge molte delle loro proprietà nutritive.

Contaminazioni

I pasti a base di farina di carne o sottoprodotti spesso sono contaminati da batteri, perché non sempre provengono da animali macellati. Ad essere trasformate in farine, sono generalmente le carcasse di animali morti per malattie, ferite o vecchiaia. L'animale morto può essere trasformato soltanto diversi giorni dalla morte; è per questo motivo che la sua carcassa può spesso essere contaminata con batteri tipo Salmonella ed Escherichia Coli. Si stima che più del 50% delle farine di carne siano contaminate dai pericolosi batteri di E. Coli. La cottura può uccidere i batteri, ma non elimina le endotossine che alcuni batteri producono durante la crescita e che rilasciano quando muoiono. Queste tossine possono causare malattie. I produttori di pet food non testano i loro prodotti per le endotossine [6]. Un altro genere di tossine pericolose sono le micotossine: provengono da muffa o da funghi, tipo la vomitossina del caso Nature's Recipe e aflatossine del caso Doane. La crescita di questa muffa può imputarsi a pratiche scadenti di coltura, essiccamento e stoccaggio, mentre gli ingredienti maggiormente contaminati da questa micotossina sono le granaglie tipo grano e mais, la farina di semi di cotone, le farine di noccioline e quelle a base di pesce.

Problemi causati da un'alimentazione inadeguata

L'idea che esista un pet food in grado di fornire a cani e gatti tutti i nutrienti di cui avranno bisogno durante il corso della propria esistenza è un mito. Gli ingredienti primari della maggior parte del pet food commercializzato sono le granaglie. Molti consumatori acquistano il medesimo prodotto per lunghi periodi, costringendo i loro compagni animali ad assumere soprattutto carboidrati, con scarsissime variazioni. La dieta attuale di questi cani e gatti è lontanissima dalla dieta proteica, molto variata, tipica dei loro antenati. I problemi legati alla dieta industriale sono verificabili quotidianamente, in qualsiasi laboratorio veterinario: vomito, diarrea e infiammazioni sono i sintomi più frequenti di problemi digestivi cronici.

Le allergie alimentari sono diventate una malattia quotidiana ed il mercato delle diete con "antigeni limitati" o "nuove proteine" è diventato un affare multimiliardario. Queste diete sono state create appositamente per curare la progressiva intolleranza ai cibi commerciali sviluppata dagli animali.

Molti pet food sono prodotti con ingredienti proteici a bassissima digeribilità. Le diete basate su questi prodotti contengono proteine con digeribilità inferiore al 70%. Alcuni "riempitivi" e le fibre utilizzati in questi cibi possono anche causare coliti (infiammazioni del colon). La maggior parte dei produttori di pet food non pubblica statistiche di digeribilità e questo dato non è mai apparso sulle etichette.

Vomito e diarrea acuti sono spesso un sintomo di contaminazione batterica e di tossine prodotte dai batteri. Sia un immagazzinaggio improprio che l'aggiunta di acqua o latte per ammorbidire il cibo, lasciato poi a temperatura ambiente, possono causare la moltiplicazione di questi batteri. Questa pratica, però, viene ancor oggi suggerita per gli alimenti destinati ai cuccioli.

Le formule e l'uso suggeritone dai produttori hanno aumentato inoltre l'incidenza di altri problemi digestivi: alimentare l'animale solo una volta al giorno può causare irritazione dell'esofago. Offrire due piccoli pasti è molto meglio. Per cani e gatti, anche i problemi del tratto urinario sono strettamente legati all'alimentazione: ostruzioni, cristalli e calcoli, sono spesso aggravati dall'uso di pet food industriali. Nei gatti, si stanno diffondendo nuovi tipi i calcoli, più pericolosi di quelli ritenuti "comuni". Le manipolazioni dei pet food modificano l'acidità dell'urina e la quantità di alcuni minerali, con effetti diretti nello sviluppo di malattie. Anche i cani sviluppano calcoli a causa delle diete industriali. È dimostrato che, sia nei gatti che in alcuni cani, la carenza di taurina può condurre (oltre che alla cecità) a problemi cardiaci spesso fatali. Questa carenza, in passato, era spesso legata ad un quantitativo inadeguato di taurina nei pet food, che, per questo motivo, vengono attualmente addizionati con taurina.

L'eccesso di calorie tipica delle formule commercializzate per cuccioli, promuove la loro crescita rapida; ma una crescita rapida, per alcune razze canine di taglia grossa, ha mostrato di contribuire all'insorgenza di malattie delle ossa e delle giunture. Sono state quindi introdotte "formule speciali" destinate ai cuccioli di razze di grossa taglia, ma quest'innovazione non aiuterà gli innumerevoli cani che hanno vissuto e sono morti con malattie alle giunture.

Esiste infine una cospicua evidenza che l'ipertiroidismo nei gatti sia il risultato di un alimentazione a base di pet food industriali. È una malattia nuova, apparsa agli inizi degli anni 70, quando il cibo in scatola cominciò ad essere distribuito nei supermercati. La causa esatta non è ancora conosciuta, ma è una malattia grave, a volte fatale ed il suo trattamento estremamente dispendioso.

LALLAeHOMER

  • Visitatore
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #262 il: 31 Agosto 2010, 21:04:19 »
onestamente leggendo queste cose mi viene voglia di cucinare ai miei cani, soprattutto dopo aver perso 4 mesi fa la mia labradorina a causa di 3 tumori e dopo che oggi ho scoperto che forse la mia rottie ha un tumore vicino all'intestino.... em_015 em_015 em_019
...ci deve essere una spiegazione a tutto questo
le ho sempre alimentate con le migliori marche di crocche o che almeno credevo fossero le migliori (royal e hill's) e adesso mi ritrovo così
sono veramente a pezzi....

Offline joy

  • Bisogna innamorarsi quando si è pronti non quando si è soli
  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 3.940
  • "Lola" - How deep is your Joy
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #263 il: 31 Agosto 2010, 21:26:13 »
è anche un nonno della mia Vicky  ;)

allora sono cuginette di secondo grado :P
ho perso un sacco di tempo a cercare i fratelli di joy (che nn ho trovato) quando invece la mia piccola ha milioni di cugini di secondo gradooooooooooooooo

cmq ste, hai segnato vicky nel golden-data? http://www.golden-data.it/default.asp

grazie eli x queste informazioni....in effetti il papà di joy era molto bello :)
Arianna

Offline la_ste

  • Utente Argento
  • *****
  • Post: 584
  • la Vicky vickinga
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #264 il: 01 Settembre 2010, 01:07:14 »
allora sono cuginette di secondo grado :P
ho perso un sacco di tempo a cercare i fratelli di joy (che nn ho trovato) quando invece la mia piccola ha milioni di cugini di secondo gradooooooooooooooo

cmq ste, hai segnato vicky nel golden-data? http://www.golden-data.it/default.asp

grazie eli x queste informazioni....in effetti il papà di joy era molto bello :)

RETTIFICO, USA DIRECT è BISNONNO DA PARTE DI MAMMMA E TRISNONNO DA PARTE DI PAPà... IN EFFETTI LA VICKY è UN Pò TROPPO GIOVINCELLA PER AVER USA DIRECT COME NONNO, MA MI ERA RIMASTO IMPRESSO PER I NUMEROSI TITOLI VINTI!!!

HO APPENA FINITO DI AGGIUNGERE LA PICCOLA VICKY NEL GOLDEN DATA!

NOME DA PEDIGREE... (NON RIDETE...) SHINY COAT QUANDO QUANDO QUANDO


IO INVECE LA FOTO POSTATA DA ELI LA CONOSCEVO MOLTO BENE!... HO PASSATO ORE E ORE A CERCARE SU INTERNET TUTTI I PARENTI DELLA VICKY.....  ;D ;D ;D

SonO COMUNQUE cuginetti... ANCHE SE UN Pò PIù ALLA LONTANA.....  ;) :P :D
Ste e Vicky

                                      la Vicky Vickinga...

Offline la_ste

  • Utente Argento
  • *****
  • Post: 584
  • la Vicky vickinga
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #265 il: 01 Settembre 2010, 01:37:52 »
onestamente leggendo queste cose mi viene voglia di cucinare ai miei cani, soprattutto dopo aver perso 4 mesi fa la mia labradorina a causa di 3 tumori e dopo che oggi ho scoperto che forse la mia rottie ha un tumore vicino all'intestino.... em_015 em_015 em_019
...ci deve essere una spiegazione a tutto questo
le ho sempre alimentate con le migliori marche di crocche o che almeno credevo fossero le migliori (royal e hill's) e adesso mi ritrovo così
sono veramente a pezzi....


Lalla mi spiace tantissimo.... cara dolce Daisy... la foto sul divano è di una tenerezza strappalacrime!
Spero che il tumore della tua dolce rottie si riveli semplicemente un'ombra o una svista!
Un abbraccio fortissimo alla bella Daisy da parte nostra! Mia e di quella peste di Vicky.


A dire il vero, secondo il mio modesto parere, ho sempre pensato che in una crocchetta di 1 cm di diametro dura, compatta e maleodorante non ci potrà mai essere chissà quale prelibatezza... vuoi mettere con una bella fiorentina con l'osso o con un bel coniglio appena cacciato....
capisco che le crocche siano un alimento bilanciato, mentre una bistecca non contiene le vitamine, gli amidi, i carboidrati e tutto quello di cui un organismo sano ha bisogno, ma di certo la crocca non si ottiene dalla raffinazione di una fiorentina..!!
Purtroppo è triste dirlo ma si tratta comunque e sempre di un buisness, e in un buisness il fine ultimo non è mai la salute, ma il guadagno.
Che fare? Passare a quella filosofia di cui non ricordo il nome descritta nell'ultimo punto del post di kaffa sull'alimentazione??!
Non lo so. So soltanto che non si può mai sapere la verità fino in fondo quando ci sono dietro interessi di milioni di euro.
Vogliamo allora parlare di quello che ci vendono nei supermercati destinato al NOSTRO consumo?? dalle mozzarelle blu a chissà quale diavoleria futura....
Viviamo in un mondo marcio in cui la gente tenta di tirare fregature agli altri e non riceverne il più possibile... l'onestà oramai è diventata un concetto d'altri tempi che non ha quasi più sostenitori. Puoi farti furba fin che vuoi, ma prima o poi qualcuno che ti frega lo trovi di sicuro. E a rimetterci sono sempre i più deboli, tra cui i nostri amici a quattro zampe, trattati come merci preziose e nutriti ad avanzi e marciume a prezzo d'oro.
Come ribellarsi a tutto ciò?
Impossibile.
E' triste?
Sì.
Dobbiamo abbandonarci a noi stessi?
No.
Fatti forza Lalla, tieni duro, fai tutto ciò che credi possa far bene e che renda felice Daisy e Homer e curali a dosi di baci!
Per quanto il mondo sia marcito qualche fiore spunta sempre.
Ste e Vicky

                                      la Vicky Vickinga...

Offline Anna

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 1.792
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #266 il: 01 Settembre 2010, 08:22:01 »
onestamente leggendo queste cose mi viene voglia di cucinare ai miei cani, soprattutto dopo aver perso 4 mesi fa la mia labradorina a causa di 3 tumori e dopo che oggi ho scoperto che forse la mia rottie ha un tumore vicino all'intestino.... em_015 em_015 em_019
...ci deve essere una spiegazione a tutto questo
le ho sempre alimentate con le migliori marche di crocche o che almeno credevo fossero le migliori (royal e hill's) e adesso mi ritrovo così
sono veramente a pezzi....

Lalla mi dispiace molto per la tua Daisy... anche noi prima di Margot avevamo un Rott  anzi era di mio marito io sono arrivata dopo e lui Ruti me lo ha fatto ben capire  ;D ma era un cane straordinario con un musotto dolcissimo come la tua Daisy.. Vi hanno già detto se è operabile??

Anch'io ho qualche dubbio sulle crocche perchè fanno delle cose schifose per gli umani figuriamoci con i cani, ma ho sempre cercato di dargli le cose migliori.. a Margot e Willy davo Almo Nature perchè biologico anche se costava una follia.. da qualche mese sono passata ad Acana e mi trovo benissimo e mi sono ben informata prima sugli ingredienti e sinceramente non mi sembra ci siano schifezze dentro..almeno è quello che spero  :-\
Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare...
(J.Prevert)

Offline kaffa

  • Allevamento GoldenMania
  • Administrator
  • *****
  • Post: 4.785
  • "Un uomo di mare diverso da un mare di uomini..."
    • Allevamento GoldenMania
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #267 il: 01 Settembre 2010, 11:03:50 »
Tutto quanto scritto nell'articolo postato da Lalla&Homer, ha più o meno un fondo di verità... anche se ci sono delle esagerazioni, a volte anche grossolane, oltre ad essere un po' "datato".
Partiamo dal presupposto che "una volta" al contrario di adesso, non c'erano leggi che regolamentavano la materia.
In alcuni paesi queste leggi sono più restrittive, in altri meno, ma limitiamoci a considerare prodotti fatti in Nord America e in Europa...
In questi paesi, alcune cose non sono permesse "a prescindere" come l'utilizzo di carcasse di animali morti per malattia, o animali selvatci non allevati specificatamente per questo scopo, oppure l'utilizzo di carcasse di animali morti di vecchiaia, o ancora di specie non considerate edibili, come cani gatti etc etc...
La carne, tutta la carne, deve passare per i macelli....
Poi esistono la leggi che contengono le normative sulle etichette. Queste devono elencare gli ingredienti, e queste leggi disciplinano anche cosa si deve e come si devono scrivere...
Se si cita "carne" DEVE trattarsi di muscolo, e non di tendini, ossa, pelo o piume...
Se questi ingredienti sono presenti, DEVONO essere indicati uno per uno, oppure la legge permette di farli passare "tutti insieme" sotto la voce "SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE"... Idem come sopra per i prodotti di origine vegetale, che se sono "scarti" DEVONO essere indicati allo stesso modo o sotto la dicitura "SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE VEGETALE".
In circolazione esistono sacchi di mangime che costano 15 euro per 20 Kg di prodotto (se non ci credete provate ad andare nei consorzi agrari), ovviamente sarà difficile trovarci bistecche alla fiorentina, la dicitura in etichetta probabilmente sarà
CEREALI (non meglio specificati) - SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (o vegetale) - a volte FARINA DI CARNE... (che è BEN DIVERSO da "carne di pollo (o alro) disidratata") più altre diciture del genere...

Come vediamo esistono leggi che servono a tutelare il consumatore, ovviamente poi ci sarà chi cerca di aggirarle, e anche chi non le rispetta, ma se è per questo esistono anche quelli che stuprano le vecchiette... :-)

Quindi torniamo a bomba al nocciolo della questione...
Nell'alimentazione industriale (anche in quella umana se stiamo a guardare), esistono delle IMMONDE SCHIFEZZE...
Esistono però anche molti prodotti sufficienti, altri discreti, e alcuni ottimi...

Ancora una volta, basta SAPER LEGGERE LE ETICHETTE....  :-)

AUGH
Kaffa
"Meticolosamente addestrato l'uomo può diventare il miglior amico del cane."

"Nessuno è obbligato a chiedermi un consiglio e poi a seguirlo.
MA... se mi chiedi un consiglio e poi fai esattamente l'opposto, vuol dire che mi ritieni un idiota.
E io, con chi mi ritiene un idiota, preferirei non avere nulla a che fare.

Allevamento GoldenMania

http://www.golden-data.it
http://www.infocrocche.it

https://www.instagram.com/allevamento_goldenmania/
https://www.tiktok.com/@allevamentoGoldenmania

No tempo? No Cane!!!

Offline Giordana

  • Utente Bronzo
  • ****
  • Post: 108
  • "La cosa migliore di un uomo è il suo cane"
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #268 il: 01 Settembre 2010, 11:11:49 »
Ingredienti Almo Nature Adult Pollo e Riso - Large
riso integrale (<26%), pollo (di cui carne fresca >24%), farina di glutine di mais, olio di pollo, semi di lino, olio di semi di girasole, alfa alfa (erba medica), olio di salmone, lievito, calendola, estratto di yucca, estratto di the verde, estratto di vinaccia, minerali e vitamine.

E' un mangime con tanto riso e va bene, il riso è ok  ;), non è bello però che ci sia scritto "pollo" perchè scritto così vuol dire TUTTO il pollo, comprese zampe becchi, piume...un bel trito misto insomma. Infatti nella parentesi c'è scritto quanto di questo pollo sia costituito da carne (pesata con l'acqua anche qui però...) e quanto invece da sottoprodotti e scarti di pollo. Dopodichè ecco il glutine di mais...per il resto carini e accattivanti gli altri ingredienti ma la sensazione finale è che sia un mangime a base di riso e scarti di pollo, con una bassa percentuale di CARNE. Oltretutto l'Almo è CARISSIMA rispetto a prodotti di qualità superiore che costano meno o uguale.
Dell'Almo sono valide alcune linee di scatolette di umido invece, ne ho comprate alcune e avevano una lista ingredienti che mi piaceva, adesso non ce l'ho sottomano ma era tipo: carne di manzo, prosciutto, riso, brodo di cottura.

Ti ringrazio molto per le info.... tu cosa dai al tuo bimbo/bimba?  :)

Offline Ghiro

  • Neo iscritto
  • *
  • Post: 9
Re: Crocchette & Crocchette...
« Risposta #269 il: 01 Settembre 2010, 11:55:02 »
Buongiorno,
il mio cucciolo di 3 mesi, sta' crescendo con Orijen puppy large, tra l' altro mi trovo davvero bene, ho letto che alcuni/e di voi, all' eta' di 5 mesi lo ha cambiato per Orijen Adult, mi chiedevo il perche'? dato che sulla confezzione e' specificato di andare avanti col puppy fino ai 14 mesi!
Mi consigliate cosa fare per il suo bene....Grazie mille!

 


Privacy Policy - Cookie Policy