Ma povero Red, leggo solo ora (piano piano sto recuperando il tempo perso lontana da voi). Quanto vorrei poter entrare nella loro testolina e capire che cosa provano in queste situazioni per noi incomprensibili. Tecnicamente non ti so aiutare, posso solo dirti che Ariel ha la stessa identica titubanza nel percorrere una strada che quando era piccola facevamo sempre. E' bella, un sentiero di campagna tutto pianeggiante circondato da verde e basta.
Un brutto giorno però viene raggiunta da una cagnolona gigante rispetto a lei, credo un incrocio di maremmano...questa ringhia a denti altissimi ma non fa nulla ad Ariel che nel frattempo si era mossa per avvicinarsi al cane. Il padrone torna a riprendersela e noi proseguiamo la passeggiata tranquillamente (devo tralasciare il fatto che quell'uomo ha picchiato il suo cane con un bastone?!? l'ho fulminato

). Qualche giorno dopo faccio per dirigermi nella direzione di quella stradina ed ecco che Ariel si inchioda e fa forza nel lato opposto...
Qui sicuramente il motivo è chiaro rispetto a quello che è successo a Red, però credo che la tua soluzione di non forzarlo a seguire con obbligo quel percorso sia il modo migliore per tranquillizzarlo nelle sue uscite. Il fatto che al ritorno non abbia paura può essere legato al fatto che sa di tornare nella sua casetta, dove si sente al sicuro. Con Ariel ho applicato proprio questo metodo, per qualche settimana non mi sono più diretta verso quella campagna ed abbiamo conosciuto nuovi percorsi. Però l'altro giorno ho voluto riprovare e magicamente è riuscita ad arrivare quasi a metà della passeggiata (sono circa 7 km), poi però ho visto che non camminava più gioiosamente allora sono tornata indietro senza dirle nulla, facendo finta di niente. Piano piano riusciremo a fare tutto il circuito, anche perchè è l'unico pianeggiante che c'è in zona e per me è moooolto meglio!!!!
Sono sicura che riuscirai ad aiutare Red, con la serenità e la disposizione che ti contraddistinguono!
Un abbraccio a te e al pupo