Una volta pensavo che quando sarei diventata grande avrei potuto scegliere liberamente della mia vita, non mi sarei più sentita sotto esame come ai tempi della scuola e avrei sempre saputo esattamente cosa volevo e dovevo fare. Del resto quando ero preoccupata per qualcosa o avevo un problema, mia mamma mi tranquillizzava immediatamente e con molta calma mi aiutava a trovare una soluzione. Per me quindi era normale pensare che i grandi sanno sempre cosa è giusto fare.
In realtà ho dovuto scoprire che c'è sempre una parte di scelte che sono condizionate da ciò che ci circonda e quindi il nostro potere decisionale si riduce sensibilmente; in altre circostanze invece, laddove saremmo più liberi di decidere la nostra strada, non è poi così semplice scegliere se girare a destra o a sinistra e soprattutto se è il caso di fare inversione.
Sinceramente se potessi tornare indietro non ripeterei tutte le scelte che ho fatto finora, del resto so anche che in quei momenti per me, o per il contesto che mi circondava, era giusto scegliere così.
So che certe scelte fatte da grande sono nate da esperienze vissute da bambina e quindi determinate dal desiderio di recuperare alcuni aspetti che mi sono mancati durante l'infanzia.
Ciò che secondo me non bisognerebbe perdere mai è la capacità di coltivare qualche sogno anche se si tratta solamente di immaginare la realizzazione di piccoli progetti, perchè in fondo è proprio da questo che ricaviamo l'energia per non lasciarci travolgere dagli eventi che ci circondano e quindi per sentirci un po' meno buttati qui.
Ma soprattutto, quando sono un po' giù, io cerco di pensare a tutte le cose belle che ho e che mi circondano e pensando a questo mi ripeto che i momenti brutti comunque passano, perchè, fortunatamente o purtroppo, tutto passa.