Ciao a tutti,
vi racconto un'esperienza vissuta in questi giorni.
L’altro giorno mia mamma è stata ricoverata nel reparto cure palliative per un PROBLEMA che la affligge ormai da due anni e mezzo e che non avrà soluzione. Al momento del ricovero siamo stati accolti dal personale del reparto (tutti davvero molto affabili e gentilissimo) e un’infermiera ha posto alcune domande a mia mamma per la compilazione della scheda di ricovero. Tra le domande poste questa: “lei vive con animali? Perché in tal caso può tranquillamente farselo porte in camera e, se vuole, anche tenerlo con se durante il giorno”.
Beh, immaginate il mio stupore ….. mai sentito parlare di accesso consentito agli animali in ospedale a Mantova.
Già il mese scorso aveva trascorso tre settimane in neurochirurgia a Verona e tutte le sere la prima cosa che mi chiedeva era: “come sta Ginger” ed io avevo più volte pensato di prenderla su ma poi, considerato che mia mamma non riusciva a camminare a lungo, anche se solo per uscire dal reparto, ho desistito.
Considerando il fatto che Ginger, quando io ed Anna siamo al lavoro, è sempre con mia mamma o con mia zia ho colto la palla al balzo e l’ho portata in reparto.
Beh, innanzitutto entrati in ospedale tutti ci guardavano stupiti, poi arriviamo in reparto,all’ora di pranzo.
Ginger ha mostrato un’esuberanza che non è tipica di lei, era sicura ed espansiva con tutti, infermiere, inservienti e parenti in visita, addirittura è entrata nelle stanze di altri pazienti e le infermiere che la seguivano sorridenti, spiegavano a tutti, parenti e ammalati, che in questo reparto sono ammessi i cani.
Arrivati alla stanza di mia mamma si è esibita in un balletto, tanto era felice di rivederla, poi le si è sdraiata in fianco ed è rimasta buona buona e tutta soddisfatta controllando il via vai del corridoio.
Durante la nostra permanenza abbiamo ricevuto diverse visite di persone (tra cui alcuni parenti di un paziente giunto ai suoi ultimi giorni) che vedendo Ginger e coccolandola hanno riacquistato il sorriso.
Per non parlare di mia mamma che ad ogni nuovo ingresso in camera mostrava orgoglio e soddisfazione.
Verso la fine della nostra visita è arrivata anche una dottoressa per controllare mia mamma ed anche lei ha subito il fascino di Ginger e ci ha ribadito di portarla con noi o di lasciarla in reparto quando vogliamo.
Federico