Adesso copio/incollo qui alcune parti di articoli interessanti che spiegano le principali patologie intestinali del cane, denominate con due sigle IBD e SIBO. Dalle parti che ho evidenziato in grassetto si capisce il legame con il tipo di alimentazione.
Qualche minuto di piazienza perché modificando questo post, farò un collage degli articoli in modo da riunire le cose più interessanti tutte in questo post
Enteropatia antibiotico responsiva Prima di tutto vediamo cosa si intende con enteropatia antibiotico responsiva, acronimo ARE, precedentemente nota come SIBO o small intestinal bacterial overgrowth (qui è la patologia esistente a provocare la sovra crescita batterica, nella Are la crescita batterica è primaria). Si tratta di una forma di enteropatia infiammatoria cronica che risponde alla terapia antibiotica e di cui non si sa bene la causa.
Come dicevamo prima, la fisiopatologia dell’enteropatia antibiotico responsiva non è ancora chiara, ma appare accertato che a causare i problemi più che il numero dei batteri, sia il tipo di batteri. Molto probabilmente il problema nasce da un’errata interazione fra la flora microbica intestinale e il sistema immunitario locale, soprattutto le IgA della mucosa intestinale. Altri propongono anomalie a livello dei recettori.
Inoltre bisogna anche considerare che enteropatia antibiotico responsiva e IBD spesso si possono sovrapporre, quindi anche questo fatto concorre a creare confusione in merito. Comunque sia, indipendentemente dalla fisiopatologia, ecco che in caso di enteropatia antibiotico responsiva i batteri competono per i nutrienti, danneggiano la mucosa, provocano malassorbimento dei grassi, si ha aumentata ipersecrezione a livello del colon: tutto ciò fa sì che si alteri la funzionalità della mucosa intestinali, si sviluppi l’infiammazione e si abbiano i sintomi.
La diagnosi deriva dall’anamnesi, dall’evidenza della risposta alla terapia antibiotica e dalle recidive alla sospensione della suddetta. Ma la diagnosi di certezza è difficile da ottenere, non esiste un esame specifico che permetta di distinguere la Are dalle altre enteropatie croniche. (...). Praticamente per fare diagnosi di enteropatia antibiotico responsiva bisogna prima escludere tutte le altre cause di enteropatia cronica, eliminare le cause di SIBO, valutare una buona risposta agli antibiotici e poi valutare la recidiva dei sintomi alla sospensione dei suddetti.
Se il vostro cane soffre di enteropatia antibiotico responsiva dovete subito capire che il cane si porterà appresso la patologia a vita, non esiste cura per risolvere definitivamente la ARE, ma con gli antibiotici si tengono i sintomi sotto controllo. Metronidazolo, ossitetraciclina e tilosina sono gli antibiotici più usati. Occhio che la terapia va continuata per almeno 4-6 settimane, quindi non cadete nella facile tentazione di sospendere l’antibiotico dopo due giorni "perché tanto ho visto che il cane stava bene". Già vista la natura della patologia è inevitabile incorrere in fenomeni di antibiotico-resistenza, se poi ci sommiamo anche interruzioni troppo precoci, il danno è fatto.
Aglii antibiotici vanno poi associati prebiotici e probiotici, oltre a una dieta altamente digeribile e povera di grassi oppure una dieta ipoallergenica .
Per IBD
Alessandro Prota
"Con il termine IBD si comprendono una serie di infiammazioni intestinali, che consistono nell’infiltrazione di cellule infiammatorie nello spessore della parete intestinale. A secondo del tipo cellulare vengono denominate: enterocolite linfocitica plasmacellulare, enterocolite granulomatosa, enterocolite istiocitaria (linfociti e plasmacellule), enterocolite eosinofilia.
Per diagnosticarle occorre escludere le cause più comuni di diarrea, come infestazioni parassitarie, cause batteriche, allergie alimentari. ecc. Per fare diagnosi è fondamentale la biopsia tramite colonscopia ed eventualmente gastroscopia. La causa predominante è una disfunzione immunitaria della parete intestinale. A scatenare l’infiammazione possono essere delle lesioni della mucosa, provocate, ad esempio, da alcuni parassiti tricocefali, anchilostomi, giardia. Attraverso queste lesioni si innesca un processo infiltrativo infiammatorio, anche uno squilibrio della flora intestinale può portare ad una sovrappopolazione di alcuni batteri dannosi che innescano la reazione infiammatoria..
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Ciò può provocare diarrea vomito, a volte infezione con febbre e dolore addominale, con alterazione dell’assorbimento degli alimenti che non vengono digeriti ed espulsi con le feci .(feci abbondanti e non composte avvolte con sangue). Spesso il proprietario non se ne accorge in tempo, perché all’inizio il cane presenta solo delle feci poco consistenti, episodi di diarrea isolati insieme a saltuarie manifestazioni di vomito e prurito anale (infatti, essendo infiammato il colon, anche il retto può essere interessato con prurito, a volte fistole perianali che si accompagnano per processi infiammatori dell’ampolla rettale e dei tessuti limitrofi).
Una lesione infiammatoria può di conseguenza far passare degli alimenti indigeriti (attraverso la mucosa discontinuata), che una volta entrati nel torrente circolatorio e linfatico, provoca l’innesco di malattie autoimmuni, allergie e, da qui poi, fenomeni degenerativi e neoplastici. (...)