Grazie Tiziano! In effetti hai colto nel segno ... il lato sentimentale, la decisione da prendere non dettata cmq da un fattore di obbligatorietà e di urgenza, mi ha fatto uscire ancora di più il lato sentimentale e la mia insicurezza, di fare una cosa che forse porterà meno benefici di quelli che mi aspetto ... E anche la consapevolezza che non mi godrei le giornate anche se in compagnia di ottimi amici ...
Però ormai ho quasi completamente maturato la convinzione che Roma o non Roma devo educarlo alla possibilità che le giornate possano essere anche diverse da come sono ...
Lui per il momento accetta serenamente la mia lontananza o quella della famiglia in toto quando sono uscite programmate per cui lui sa già che il rientro è obbligato ... tipo per il lavoro, per gli allenamenti, quando vado a prendere mia figlia da scuola lo sa già perchè sereno si va a mettere sul suo materassino ...
Ma tipo ieri sera che sono uscita all'ora di cena (gli avevo già anche dato da mangiare) insieme ad una compagna di mia figlia e sua madre, e mio marito con l'altro figlio sono rimasti a casa; era un'uscita per lui non standard, tant'è che mio marito mi ha raccontato che quando ha suonato il ragazzo delle pizze (che normalmente se suona qualcuno alla porta lui è bravo e sta dietro di me a metà sala senza fiondarsi) ha dovuto chiudere in fretta la porta di casa, gestire con il pizzaiolo la consegna delle pizze, chiedere a mio figlio di tenerlo (che poi mio figlio, 12 anni, troppo forte non sapendo come tenerlo non avendo pettorina niente,gli ha detto "tranquillo sai pure che la mamma torna sempre!"

) altrimenti si fiondava fuori a cercarmi ...