Ciao a tutti,
stanotte sono tornata da una breve vacanza nella bellissima Sicilia
Tra tutte le cose meravigliose che ho visto (paesaggi, opere d'arte, persone... ma che ve lo dico a fare, sicuramente già lo sapete che la Sicilia è magica), ce n'è una, questa non certo bella, che mi ha colpito: i cani randagi.
Sarà che non ci sono abituata, sarà che ho il cuore tenero, ma... mi veniva da piangere.
Tanti cani (soprattutto di taglia medio grande), ma anche gatti, vagano per le strade; tutti hanno in comune la magrezza scheletrica e lo sguardo spento di chi non si aspetta più nulla di buono dalla vita.
Uno soprattutto mi ha rattristato: un bel cagnone nero, magro come un chiodo che a Trapani ci ha seguito come un'ombra, attaccato alla mia gamba come un cane perfettamente addestrato (con la mia Rose non è mai successo!) guardandomi con due occhi dolcissimi come se fossi la donna della sua vita. Giuro: se non fosse stato che la Ryanair non permette un bagaglio oltre i dieci chili, l'avrei portato a casa in valigia!

Scusate lo sfogo, ma sono sicura che voi capite cosa ho provato.
Detto questo, vi assicuro che non voglio aprire una polemica sul randagismo nel meridione, desideravo solo parlare con chi come me ama gli animali di una brutta parentesi in giornate altrimenti fantastiche.