In bocca anche a te Valevale ne hai sicuramente bisogno!
io ora vi confesso che sono una semplice laboratorista da quasi 17 anni in un reparto di neurologia e mi occupo di ricerca...in tutti questi anni ho avuto la VERA fortuna di non conoscere personalmente nessun paziente, eccetto la mia mamy che è stata operata 2 volte al tunnel carpale da un ottimo neurochirurgo, insomma il meno peggio che possa accadere lì dentro. Però quest'estate al 15 di agosto è arrivato in urgenza lo zio 55 enne di mio cognato e operato in extra-urgenza per un tumore cerebrale decisamente particolare nel suo genere...
Per 2 settimane il mio ambiente lavorativo di 17 anni ha cambiato faccia! Era diventato SOLO più l'ospedale! Non vi dico l'ansia e la pena fuori dalla sala operatoria, i gg prima dell'intervento e quelli a seguire...
In questo caso gli hanno letteralmente salvato la vita! Lui è emotivmente e relazionalmente distaccato da me, però vi assicuro che umanamente è a pezzi e decidere di stargli vicino in questo momento, per i suoi parenti più stretti, non è affatto semplice! Anzi è quasi un flagello x' lui non riesce psicologicamente ad uscirne.
Dico ciò ora solo per invitare chiunque di noi, me x prima, a pensare bene quanto si possa veramente dare e sostenere gli altri in situazioni del genere. Passato il primo impatto empatico poi nel tempo diventa una situazione dura da sostenere. Con questo non intendo affatto dire di non aiutare, solo di riflettere prima di agire e di essere sicuri di stare bene noi in quel momento al punto da riuscire a sbilanciarsi nell'aiuto agli altri. Non sempre ciò che dettano i nostri visceri è compatibile con l'emotività che proveremo nel tempo logorante per i pazienti ma anche per chi vuole semplicemente essere di aiuto.
Concludo dicendo che non a caso esistono persone formate per fare questo tipo di sostegno e dare speranza, anche all'interno degli ospedali stessi, e non sarà un caso se per sostenere chi sta male tocca passare diversi esami teorici e farsi la propria gavetta.
Ancora in bocca a tutti, e ricordiamoci che siamo solo e semplicemente umani con dei limiti immensi che spesso non vogliamo vedere