Autore Topic: I casi (o i cani?) della vita  (Letto 16113 volte)

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Offline Francesca*

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #15 il: 05 Luglio 2014, 17:41:28 »
Mamma ragazzi...

Offline Freddie

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #16 il: 05 Luglio 2014, 17:51:24 »
Io non so che dire in certe situazioni.
Mi chiedo come sarebbe stata gestita una situazione simile sessanta anni fa. Quando non c'era tutta la famigerata rete di assistenza sanitaria che c'è adesso ma dove esisteva la rete degli affetti e del vicinato.
La vicina magari un po' impicciona che però sapeva se stavi male ancor prima che il cane arrivasse a latrare disperato perché non ti vedeva dalla mattina e " stava in pensiero".
La cosa che colpisce sempre in questi casi, e il senso profondo di solitudine che circonda queste povere persone.
Private ancor prima che dei loro diritti di ammalati, del normale senso di appartenenza e di solidarietà che dovrebbe esistere in una comunità.
Sono davvero demoralizzata nel leggere queste " storie".
Perché sono pezzi di vita di persone fragilissime rimpallate da uno stato sociale sempre più inesistente...
Tutta la mia solidarietà Paola, capisco che sia una brutta giornata, sapere di non potere fare più di tanto in queste situazioni e' frustrante, avvilente e fa una rabbia...ti abbraccio.
In paradiso si va per grazia ricevuta. Se fosse una questione di merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
Mark Twain

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #17 il: 05 Luglio 2014, 18:13:12 »

Concordo con il post di Lara...
Mi verrebbero troppe parole ma forse è meglio se non ne faccio uscire... punte :-[ :-X :-[

Ti mando un abbraccio!! :hug:

Offline Francesca*

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #18 il: 05 Luglio 2014, 18:50:47 »
Io non so che dire in certe situazioni.
Mi chiedo come sarebbe stata gestita una situazione simile sessanta anni fa. Quando non c'era tutta la famigerata rete di assistenza sanitaria che c'è adesso ma dove esisteva la rete degli affetti e del vicinato.
La vicina magari un po' impicciona che però sapeva se stavi male ancor prima che il cane arrivasse a latrare disperato perché non ti vedeva dalla mattina e " stava in pensiero".
La cosa che colpisce sempre in questi casi, e il senso profondo di solitudine che circonda queste povere persone.
Private ancor prima che dei loro diritti di ammalati, del normale senso di appartenenza e di solidarietà che dovrebbe esistere in una comunità.
Sono davvero demoralizzata nel leggere queste " storie".
Perché sono pezzi di vita di persone fragilissime rimpallate da uno stato sociale sempre più inesistente...
Tutta la mia solidarietà Paola, capisco che sia una brutta giornata, sapere di non potere fare più di tanto in queste situazioni e' frustrante, avvilente e fa una rabbia...ti abbraccio.


Mi sa che 60 anni fa ti avrebbero messo in manicomio e via...

Offline Freddie

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #19 il: 05 Luglio 2014, 19:17:03 »
Non so Fra, può darsi... Però questo mi sembra uno di quei casi nei quali ad una malattia fisica ( la sclerosi) si sia associato un insieme di difficoltà dovute alla mancanza di relazioni di affetto...
In paradiso si va per grazia ricevuta. Se fosse una questione di merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
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Offline Francesca*

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #20 il: 05 Luglio 2014, 19:41:05 »
Non so Fra, può darsi... Però questo mi sembra uno di quei casi nei quali ad una malattia fisica ( la sclerosi) si sia associato un insieme di difficoltà dovute alla mancanza di relazioni di affetto...


Senza dubbio...
ma non so se 60 anni fa sarebbe stato diverso... se tua madre ti ripudia ecc... non so se dei vicini avrebbero potuto sobbarcarsi di tutti i problemi

Offline orsidanna

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #21 il: 05 Luglio 2014, 20:25:10 »
Paola... È meglio che stia zitto...
Allo schifo umano non c'è mai fine...
Però poi penso che ci sono persone come te che ancora si incazzano.. E allora mi torna un pochino ( oh.. Un pochino... Eh... ) un briciolo di speranza...
Un abbraccione.. Per quello  che serve...

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Offline ChiaraMamo

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #22 il: 05 Luglio 2014, 21:08:04 »
Paola... ti mando un abbraccio forte forte...
Mi hai fatto tornare in mente tante battaglie (alcune vinte, alcune perse), sostenute quando lavoravo in ospedale...
Non sai quanto ti comprendo...



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Offline nora

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #23 il: 05 Luglio 2014, 21:37:11 »
Io no so davvero cosa sia giusto fare in certe situazioni....
non sono onniscente come a volte credo :P
però son certa di questo: il medico quando pronuncia il famigerato giuramento di ippocrate, giura in "scienza e coscienza"... ecco, ai giorni nostri dovrebbero giurare in "scienza e rientro nel budget" perché in realtà quasi la totalità delle scelte mediche dipendono da questo...
che schifo!
io personalmente conosco un solo medico che se ne strafotte dei richiami a raffica che riceve dall'Azienda sanitaria e che pensa solo al paziente: la sorella di Fabrizio. Fa una confusione del diavolo se non le quadra qualcosa ed è odiatissima dai burocrati della asl. Probabilmente  resterà sempre una mediconzola di campagna perchè non adeguandosi non farà mai una  carriera sfolgorante.... 


ma non è solo questo....vogliamo riflettere sul lavoro dell'assistente sociale? Di estrema importanza oggi purtroppo.... dovresti assistere una persona= provare a cercare quantomeno di aiutare a risolvere i problemi assistenziali della persona. Il consiglio: diamine, il tuo solo amico è un cane e te mi dici "qualcuno il cane se lo pigliera'"  :o

se lo avesse detto a me, con una testata le avrei fracassato il setto nasale!

Offline Francesca*

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #24 il: 05 Luglio 2014, 21:53:11 »
L'assistenza sociale dovrebbe essere una vocazione e non un mero "mestiere"...

Offline nora

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #25 il: 05 Luglio 2014, 21:56:56 »
Son  d'accordo, Francesca....

Offline titty59

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #26 il: 06 Luglio 2014, 09:49:05 »
Diciamo subito che come al solito è facile discutere su certe "argomentazioni" e trovarsi tutti in accordo e ..indignati, ma la realtà ha molte ...variabili di cui occorre tenere conto.Il giuramento di Ippocrate ,a cui fa riferimento Lara ,come ha già detto lei ,oggi deve confrontarsi con ......valutazioni gestionali ..aziendali,alle quali occorre forzatamente adeguarsi. Andare controcorrente e scontrarsi con le direttive ,alla fine ,non porta comunque ai risultati sperati, con la certezza che vai comunque ad intaccare la tua ...."qualità" di vita ,con tutte le problematiche annesse e connesse.Mi viene comunque  da pensare ,che se il nostro sistema assistenziale fosse sfruttato in maniera piu'....... appropriata ,sicuramente certe situazioni come quella portata alla nostra attenzione da Lara ,sarebbe trattata con piu' appropriatezza, ma se la mettiamo insieme alla moltitudine di problematiche a cui deve fare fronte un assistente sociale, allora si puo' intuire che è ...difficile e anche legislativamente arduo ,dare le giuste risposte.
Ciao

Offline teppista11

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #27 il: 07 Luglio 2014, 15:14:26 »
Mi esprimo solo riguardo agli ambienti psichiatrici (in cui l'aspetto umano "dovrebbe" esser valutato maggiormente rispetto ad altri settori medici) e vi garantisco che se generalmente negli ospedali i pazienti sono numeri, beh...quando si tratta la fascia psichiatrica si parla di "numeri negativi"...la filosofia che regna è "Tanto peggio di così non può andare..."  , ho visto madri sole in difficoltà psicologica che oltre ad essere sfiancate dal proprio disagio erano disperate xche non ricevevano supporto per i bimbi piccoli, ho visto pazienti dimessi dopo il TSO abbandonati a sé stessi e quindi condannati a riessere ricoverati di lì a poco....
Quindi purtroppo so che una canina sola è davvero l'ultimo dei loro problemi....
Sembra che in questa giungla si stia verificando una nuova modalità di "selezione naturale"....crudele e schifosa.    >:(



Offline Francesca*

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #28 il: 07 Luglio 2014, 15:38:19 »
Penso che le malattie psichiche siano difficilissime da trattare, soprattutto nei pazienti che rifiutano di essere curati... già è arduo per i familiari, per gli assistenti sociali sarà anche peggio..

Offline titty59

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Re:I casi (o i cani?) della vita
« Risposta #29 il: 07 Luglio 2014, 20:50:33 »
Hai ragione da vendere Francesca, quando asserisci che le malattie psichiche sono difficilissime da trattare,questo pero' a mio avviso,anche in  chi si vuol far curare ,poichè i tempi d'attesa per una eventuale ...risposta terapeutica sono lunghi ,e qui' le capacità ....diagnostiche e di intervento, sono per certi versi molto intuitive e le macchine :laugh: ,non sono si nessun aiuto,per cui qui conto solo il ..manico del" terapista".
Ciao

 


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