l'estate scorsa sono stata in un bar nella mia città natale sulla cui terrazza, con grande gioia, ho visto scorazzare liberi due cuccioloni. quindi mi sono catapultata anch'io lì con nala e subito la cameriera, gentilissima, ha portato una grande ciotola d'acqua per nala.
si è anche fermata a chiacchierare con me, molto amabilmente, finché alla fatidica domanda "da dove viene" ho risposto, candida "da un allevamento". apriti cielo. mi sono sentita accusare di ogni nefandezza.
non è facebook il problema; il problema non è mai il mezzo, ma l'uso che se ne fa, secondo me. e, detto questo, sono d'accordo: gli estremisti, i cafoni, gli ignoranti ecc ecc si trovano ovunque, così come ovunque si trovano persone interessanti, perbene e intelligenti. basta saper scegliere le proprie compagnie

facebook non è altro che un modo comodissimo per stare a contatto con chi è lontano (almeno per me) e per tenermi aggiornata su notizie che altrimenti non scoprirei mai (*francesca, il documentario di cui ti parlavo, il corpo delle donne, non l'avrei MAI scoperto senza fb...e insieme a quello, tantissime altre cose interessantissime).