Quello dipende dalle scelte di vita, da come le si vive volta per volta, dalla scelta che si percorre ad ogni bivio; se non fosse cosi', il futuro "personale" sarebbe perfettamente prevedibile.
Ne ha parlato Aasimov, in piu' di una occasione. Ed e' un discorso affascinante.
Noi stessi, vivessimo due volte la stessa vita non arriveremmo allo stesso traguardo, pur essendo sempre noi. Pur avendo la stessa "anima" o "carattere" o in qualsiasi modo lo si voglia appellare. E' il paradosso del biliardo.