Autore Topic: LA SPADA NELLA ROCCIA  (Letto 3077 volte)

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LA SPADA NELLA ROCCIA
« il: 25 Novembre 2011, 21:50:07 »



PROMO



C'era una volta tanti e tanti secoli fa nell'Inghilterra medioevale, una situazione di guerre continue, incendi e saccheggi, la popolazione viveva nel costante terrore,
Su di una collina vicino ad un lago,c'era pero' anche la loro speranza, vi era infatti una roccia con una spada infissa fino all'elsa e la leggenda diceva che chi fosse riuscito ad estrarla avrebbe regnato sull'Inghilterra e portato secoli di pace.
Da decenni i piu' potenti guerrieri avevano provato ad estrarla senza alcun risultato, quella spada sembrava a resistere a tutto ed intanto cosi' continuavano le guerre.
Nella contea dell' Hampshire regnava il Re Huter Bendragon gran guerriero ma uomo rozzo, presso di lui pero' c'era il mago piu' potente di tutti i tempi Roby Merlino.
Piu' a nord  nella contea dello Yorkshire, un giovane principe di nome Teo Lancillotto e i suoi scudieri Desmo Parsifal e Charlie Davain, guerreggiavano continuamente con i feroci Pitti, ma grazie al loro erano diminuite le razzie.
A sud invece il regno oscuro di re Pellinore  aiutato dalla perfida strega Maga Mago' le cui mire espansionistiche crescevano di giorno in giorno.


Era un bel mattino di fine settenbre quando in un villaggio sotto il dominio di re Huter nacque un cucciolo di golden, stranamente venne Roby Merlino ad assisterne la nascita e' scelse lui il nome, quel cucciolo fu chiamato Artu'

« Ultima modifica: 26 Novembre 2011, 11:08:41 da MARCANTONIO »
Teo Artu' e Rocky

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Re:LA SPADA NELLA ROCCIA
« Risposta #1 il: 26 Novembre 2011, 11:17:55 »
1 PARTE


Il giovane cucciolo cresceva vispo e curioso, come del resto ogni cucciolo che si rispetti, era sin troppo vivace, faceva danni a non finire e talvolta Merlino che lo teneva sempre sotto osservazione, perdeva la pazienza e lo rimproverava aspramente, gli diceva "ancora non lo sai ma tu sei destinato ad un gran futuro, quindi smettila di comportarti cosi'" ma il nostro piccolo eroe faceva gli occhi tristi per qualche minuto e poi ricominciava allegramente a far danni.
Durante le lunghe passeggiate che faceva insieme a Merlino, per le verdi vallate intorno al villaggio, Artu' era incuriosito da quella spada nella roccia che trovavano a meta' percorso, aveva piu' volte chiesto a Merlino cosa fosse, ma questi aveva sempre risposto elusivamente.
Il cucciolo li per li rimaneva interdetto, ma poi pensava ad un nuovo gioco, ad una nuova monelleria e alla spada non pensava piu'.
Quasi nello stesso tempo la contea dello Yorkshire era in festa Teo Lancillotto ed i suoi fedelissimi, avevano definitivamente sbaragliato i Pitti, in una definitiva battaglia campale e adesso piu' nessuna ombra minacciava la contea e per il momento la pace era tornata.
Sir Teo pero' non era il principe  ereditario ed in quel momento si trovo' senza altro da fare, ma la sua sete d'avventura mal si addiceva a quella quiete, cosi' prese la sua armatura e parti' verso l'ignoto, Sir Desmo e Sir Charlie a loro volta lo seguirono fedelmente.
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Re:LA SPADA NELLA ROCCIA
« Risposta #2 il: 26 Novembre 2011, 11:52:39 »
Il tempo scorreva lento nella valle, Artu' era cresciuto era diventato un grande golden, fisicamente superiore a tanti altri, ma non aveva perso il vizio di combinare monellerie facendo sempre disperare Merlino, non aveva neanche perso la curiosita' nei confronti della spada, finche un giorno vide una folla riunirsi intorno alla roccia, erano arrivati nuovi avventurieri a cercare d'estrarla.
C'erano cani veramente forzuti, alcuni giganteschi e tutti si provarono ad estrarla, ma vanamente.
Assieme ad Artu' c'era Billy de Gowen ultimamente erano diventati amici inseparabili e questi gli propose di provare anche loro ad estrarla, tanto peggio di cosi' sostenne Sir Billy non potevano fare.
Ad Artu' quell'idea frullava gia' da un bel po' e cosi' si misero in fila ad aspettare il loro turno di prova.
Provo' per primo Billy, s'impegno' si sforzo',  uso tutte le tecniche e la forza a sua disposizione, niente, la spada rimaneva serrata, arrivo' quindi il turno d'Artu' si avvicno' l'annuso', sapeva che anche lui avrebbe fatto meschina figura, ma si scrollo' le spalle ed impugno l'elsa.
Incredibilmente e senza sforzo alcuno, la spada venne via sibilando dalla roccia e splendette al sole, adesso sulla lama si vedeva pure un incisione EXCALIBUR.
Tutto il popolo era rimasto attonito, le campane suonarono a festa, Merlino si materializzo istantaneamente vicino al golden bianco, la leggenda si era compiuta, il re tanto aspettato era arrivato.




FINE 1 PARTE
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Re:LA SPADA NELLA ROCCIA
« Risposta #3 il: 27 Novembre 2011, 09:36:44 »

2 PARTE



Mentre tutto cio' accadeva, Sir Teo era insieme ai suoi compagni, Sir Desmo,  e Sir Charlie, a cui s'era aggiunto Sir Skipper un giovine nobile decaduto, giravano le contrade d'inghilterra e si coprivano di gloria, avevamo gia ucciso due draghi e sei basilischi, liberando le popolazioni dei villaggi che avevano incontrato da siffatte bestie, la loro fama ormai veleggiava rapida come il vento e ovunque ci fosse ingiustizia si sperava di vedere all'orizzonte la nera bandiera di Sir Teo Lancillotto.


La notizia dell'avverarsi della profezia e dell'estrazione della spada dalla roccia, era giunta anche nel tristo reame di Re Pellinore e della sua maga.
Pellinore era un re irsuto burbero, violento e di aspetto sgradevolissimo, di fatto era lui il re, ma chi tesseva le fila era la maga, costei era un'orrida donna d'eta' indefinita con i capelli color paglia secca che venivano su dritti come serpenti stecchiti, due bitorzoli pelosi sul naso una bocca squassata completamente senza denti che quando era arrabbiata si trasformava in un cuoricino rendendola simile ad un grugno di cinghiale, il corpo poi era deforme, gobbo e grasso oltremisura.
Era accompagnata sempre da un nero corvo parlante, la gente sussurrava, che fosse stato un certo Sir Conrad da lei trasformato cosi' per aver rifiutato le sue oscene proposte di matrimonio e sesso.
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Re:LA SPADA NELLA ROCCIA
« Risposta #4 il: 27 Novembre 2011, 10:22:15 »
La megera era inviperita alla notizia, scagliava fulmini rotanti, distruggeva alberi, rendeva ancor piu' tetro il paesaggio, quando poi non trovava niente di meglio su cui scagliare i suoi anatemi, spennava il povero corvo che invano cerava un rifugio.
Come una tromba marina si reco' da re Pellinore, brutalmente gli disse che il suo regno stava per concludersi, che presto sarebbe toccato a Alan il massiccio alano nero guidare il regno e che sarebbe stato suo il compito grazie alle sue magie di unificare le corone d'inghilterra.
Pero' per il momento quell'accadimento era ancora lontano, Alan era ancora un cucciolone e doveva crescere ed essere addestrato, per un po' la situazione sarebbe rimasta in stallo.
Nell'Hampshire re Huter in una notte di bufera era improvvisamente deceduto e questo aveva di fatto posto Artu' sul trono per acclamazione popolare.
Artu' si rese conto che per un regno ci voleva una capitale adeguata, non quella misera e puzzolente, oltretutto maldifesa che c'era in quel momento.
Fece allora venire  i migliori ingegneri ed architetti, fu cosi' che fu creata la citta' di Camelot.
Era una citta' bellissima, superba cinta da mure altissime, mancava ancora una cosa pero' Artu' sapeva che doveva anche avere un esercito adeguato e su consiglio di Merlino fece appello a tutti icuori generosi e impavidi, a frotte accorsero anche dai paesi piu' lontani, tra questi accorse sotto le bandiere del leone dorato di Artu' anche Sir Teo e i suoi

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Re:LA SPADA NELLA ROCCIA
« Risposta #5 il: 27 Novembre 2011, 10:39:16 »
Su consiglio di Merlino fu creata una grandissima tavola rotonda, concepita in tal modo per far si che tutti i cavalieri fossero uguali senza distinzioni, li si poteva mangiare, discutere di politica, preparare piani di battaglia, tutti insieme come fratelli.
Merlino fece presente ad Artu' che adesso che le cose erano sistemate, si doveva fare un passo importante, si doveva trovare una regina degna di lui per assicurarne la discendenza.
Furono vagliate molte cane golden, le piu' belle dei reami, alla fine la scelta cadde su Brenda figlioccia della principessa Raffa che si trovava nel reame governato da Re Davide e dalla regina Tiziana.
Naturalmente per andare a prendere la promessa sposa serviva un'adeguata scorta, sulle strade c'erano briganti, truppe di cani sciolti, draghi e basilischi, ogni sorta di pericolo, chi allora se Non Sir Teo e i suoi potevano fornire migliore scorta?
Cosi' Sir Teo Lancillotto isso' la sua nera insegna, assieme a lui partirono Sir Desmo Parsifal, Sir Charlie Davan, Sir Billy de Gowen, e Sir Skipper Petrol.
Erano appena partiti che re Artu' volle affrontare con Merlino un argomento che aveva sempre in mente ma non aveva mai avuto coraggio d'esporre al suo mentore, chi aveva forgiato Excalibur?
Merlino sorrise al suo giovi signore e gli disse semplicemente "vieni con me".
Lo porto' in riva al lago le nebbie impedivano di vedere l'orizzonte, ma Artu' si sentiva stranamente estasiato, su quelle rive Merlino recito' formule antiche, fece strani gesti nell'aria e subito dopo le acque si incresparono si aprirono lasciando il passo ad una donna stupenda, la piu' bella che Artu' avesse mai visto, lunghi capelli corvini, gote color dell'avorio, labbra rosse come lamponi, alta maestosa, una dea a tutti gli effetti era Sara setaorsi la Dama del Lago.




FINE 2 PARTE
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« Risposta #6 il: 27 Novembre 2011, 11:49:34 »
3 PARTE


Teo Lancillotto ed i suoi percorrevano le strade polverose dei vari regni la strada era ancora lunga per arrivare da re Davide, durante il loro peregrinare si era aggiunto a loro un altro cavaliere Sir Otto d'asburgo terzo figlio del famoso Ottone secondo giunto in Inghilterra in cerca di gloria  e fortuna.
Non staro' a dilungarmi sui perigli incontrati dai nostri eroi nel cammino, liberarono una donzella labrador di nome Panci da un orso famelico, conobbero numerose persone, si persero in mille battaglie, ovunque passassero uno stuolo di cane affascinate accorreva al loro passaggio.
Alla fine giunsero nel reame di Re Davide e della regina Tiziana, essi insieme alla principessa Raffa si dissero onorati della scelta fatta da Re Artu' ed affidarono la dolce cana Brenda ai prodi cavalieri,
Il commiato fu lungo e strappalacrime, Re Davide volle comunque unire ai prodi una scorta dei propri golden quidati dal vecchio Skipper von leus, ecosi' il piccolo esercito parti' in direzione Camelot.
Il viaggio andava avanti senza scosse e pericoli, i malfattori si guardavano bene di affrontare un drappello cosi' agguerrito, anche draghi e basilischi sibilando di rabbia li evitavano.
Durante il tragitto sir Teo scopri'sempre di piu' le virtu' di Brenda, ne apprezzo' il carattere, la vivacita', in breve si accorse di essersene innamorato e cosa ancora piu' pericolosa si accorse che il suo amore era corrisposto.
Entrambi sapevano pero' che il loro era un amore impossibile lei era la promessa sposa di re Artu', non poteva esserci un futuro al loro amore, di cio' sarebbe rimasto solo un bacio a labbra sfiorate in una notte di luna piena.
Ma l'alba aveva infranto la magia di quella nottata, le torri di Camelot gia' si stagliavano all'orizzonte.
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« Risposta #7 il: 27 Novembre 2011, 11:57:23 »
A Camelot furono accolti dalla folla festante, tutti errano accorsi e si erano accalcati per vedere la nuova futura regina, nessuno noto' il leggero velo di tristezza che le ombrava gli occhi.
Artu' li ricevette in pompa magna ringrazio' sir Teo per i suoi servigi e organizzo' una settimana di festeggiamenti, nessuno fece caso che la bandiera nera di sir Teo quel giorno era stata abbassata a mezz'asta.
Il tempo scorse sempre piu veloce nell'attesa delle fatidiche nozze, ovunque frenetici fervevano i preparativi.
Le nozze si celebrarono in pompa magna e niente sembro' oscurare quella felicita'.
Niente? sbagliato Maga Mago' tramite le sue arti magiche aveva capito la passione che era sorta tra la regina e Lancilloto e spedi' il suo corvaccio parlante da re Artu a fargli un nutrito resoconto.
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« Risposta #8 il: 27 Novembre 2011, 12:20:55 »
Artu' alle parole del corvo, rimase dapprima sorpreso, poi deluso, amareggiato, infine giunse l'ira urlo' un comando secco e fece convocare immediatemente tutti i cavalieri della tavola rotonda.
Quando furono riuniti accuo' veemente sir Teo, lo apostrofo' come traditore ed infingardo, gli disse che per alto tradimento la pena era la morte e che solo in virtu' dei servizi che aveva svolto per la corona lo condannava all'esilio perpetuo.
Teo abbasso il muso il cuore oppresso come in una morsa, sapeva che il suo amore era rimasto casto, sapeva quanta forza aveva dovuto fare a se stesso, ma tacque e non replico, usci e prese le sue armi incamminandosi verso l'ignoto, i suoi fedeli compagni di mille avventure ad uno ad uno lo seguirono.
Di fatto in quel momento lo spirito che aveva alimentato la tavola rotonda e Camelot, non esisteva piu'.
Il corvo felice d'aver adempiuto alla sua missione volava nella notte nera come lui verso la sua padrona, che lo accolse con un grido d'entusiasmo ed una risata sinistra.
La nemesi di Camelot s'era compiuta, la strada al regno di Alan sembrava spianata.




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« Risposta #9 il: 27 Novembre 2011, 13:03:26 »
4 PARTE


Cinque lunghi anni erano trascorsi da quell'evento e Camelot non sembrava piu' la Camelot splendente, Artu' e Brenda avevano avuto l'auspicato erede, ma il sorriso per la nascita s'era smorzato dalle notizie sempre piu' nefaste che giungevano a palazzo, infatti Alan aveva radunato un potentissimo esercito ed insieme a Maga Mago stava marciando a tappe forzate verso Camelot.
La guerra quindi era ormai imminente, furono rafforzate le difese del castello e l'esercito fu approntato alla battaglia che si preannunciava definitiva, chi avesse vinto avrebbe controllato indisturbato l'inghilterra.
Merlino stesso non nascondeva il suo cruccio era agitato nervoso, sapeva bene di quali arti magiche era in possesso la megera e di quanto alta fosse la posta in palio.
Ah come sarebbe servito adesso Sir Teo ed i suoi compagni, ma chissa' dove si trovavano non si avevano piu' notizie di loro da diversi anni e poi Artu' gli aveva dato l'interdizione perpetua ad entrare nel regno.
E fu cosi' che un brutto giorno le orde di Alan furono alle porte, smargiassi sicuri di una facile vittoria lanciavano urla altissime al cielo, in un clangore di spade sugli scudi lucenti, mentre maga Mago' imperversava creando draghi, arpie e tutti i piu' orribili animali esistenti.
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« Risposta #10 il: 27 Novembre 2011, 13:11:37 »
Artu' aduno' l'esercito e sulla piana di fronte la citta' a poca distanza dove un tempo excalibur era infissa nella roccia, inizio' la battaglia.
Le forze in campo non erano omogenee, i cavalieri erano in numero inferiore, eppure si battevano gagliardamente, con la forza interiore di chi sa di essere nel giusto, sulle rive del lago qualche chilometro piu' in la Merlino affrontava la sua acerrima rivale Maga mago', Artu' da una parte ed Alan dall'altra facevano strage di nemici.
La battaglia infuriava ormai da piu' di sei ore, ma lentamente, inesorabilmente, la bilancia sembrava pendere a favore delle forze di Alan, niente ormai sembrava di essere piu' in grado di salvare Artu' e Camelot, quando un suono di corno si levo' sul frastuono della battaglia e Sir Teo e il suo manipolo, piombarono al galoppo sul teatro di guerra, il loro impeto sbaraglio gli avversari presi di sorpresa, sembravano dei pazzi scatenati, il loro modo di combattere terrorizzava il nemico, ma piu' di tutti li terrorizzava quel pazzo che li guidava, sembrava un demonio, gli occhi fiammeggianti, abbatteva un'avversario dopo l'altro ben presto l'esercito di Alan dapprima arretro' poi volse in fuga, tra gli hurra' delle truppe di Camelot.

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« Risposta #11 il: 27 Novembre 2011, 13:21:02 »
Ma non tutto s'era concluso c'erano ancora due duelli in corso, il primo tra Artu' ed Alan, l'altro tra Merlino e Mago',
Il duello tra maghi era senza dubbio il piu' spettacolare, le scintille colorate della magia li circondavano, fintanto che con l'ultima magia la piu' potente rimastagli, Merlino riusci' a penetrare le difese della megera e a trasformarla in un immenso ippopotamo rosa, che non appena trasformato si getto' nelle acque del lago.In cielo il corvaccio rideva felice pregustando gia' di essere riportato al suo aspetto umano, ma Merlino era di tutt'altra opinione avendone capito l'animo malvagio e cosi' lo trasformo' in quell'uccelletto delle paludi che per tutta la vita segue gli ippopotami.
Quasi in contemporanea terminava l'ultimo duello, Artu' con excalibur riusciva a trafiggere a morte Alan ma a sua volta ne rimase gravemente colpito.
Tutti accorsero intorno al re caduto, chi piangeva chi malediva, la disperazione s'era impossessata di tutti, Sir Teo sembrava il piu' affranto e inginocchiato accanto al vecchio amico ne implorava il perdono.
Merlino fece tacere tutti, prese tra le braccia il Re e si diresse verso il lago dove nel frattempo era apparsa la dama circondata da un nugolo di nereidi, queste presero Artu' e lo portarono lontano, verso il centro del lago dove si mormorava esistesse Avalon, il paradiso dei guerrieri giusti.




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« Risposta #12 il: 27 Novembre 2011, 13:27:45 »
EPILOGO


Il giovane erede di  Artu' e Brenda fu eletto re sia pur sotto la tutela della madre, Desmo Parsifal ebbe una crisi mistica e partii alla ricerca del santo graal, tutti i compagni di sir Teo si dispersero per il mondo, di fatto la tavola rotonda era cessata, Merlino capi' che il suo fato si era adempiuto e si allontano' verso il lago sulle cui rive lo stava aspettando la Dama del Lago Sara setaorsi con un dolce fagottino tra le braccia.
E sir Teo? di lui non si seppe piu' nulla, l'ultima volta che fu visto era salito su una barca aveva issato la sua bandiera nera ed in un giorno di tempesta aveva affrontato i flutti verso l'ignoto, alla ricerca di quella pace e qualla tranquillita' che l'avevano abbandonato.
Dicono che si era appena staccato dal molo che un fulmine colpi' la sua bandiera nera, facendole uno strappo in mezzo a forma di zeta.
Un segno del del destino? mah non si sa certo che quella e' un'altra storia.




F I N E
Teo Artu' e Rocky

 


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