Premesso che se facciamo questo discorso usando termini tipo '' purezza della razza''...mi vengono già i brividi e lo scazzo a leggerli. (pensiero personalissimo, non ci posso fare niente mi ricorda troppo brutte cose).
Se invece parliamo di razza golden.....razza labrador.
Io sono pienamente d'accordo con quanto detto dai nostri amici allevatori e non.
Molti si fanno il culo in 4 per rispettare la genialogia della razza e negli accoppiamenti. Perdendo giorni settimane mesi a studiare tutto, ma vi giuro tutto: partendo dall'unghia incarnita del trisnonno che fumava la pipa > per arrivare al trisavoro della sorella che leggeva cosmopolitan invece di Chi... e poi ti trovi sti personaggi che ti fermano per strada e ti dicono:
''OHI ma la fai accoppiare la tua cagna''? e ti tocca venire quasi alle mani (purtroppo sono un sangue caldo,specie se mi si insultano le mie cose care). Non sapendo manco cosa è un pene e una vagina. Giusto per il gusto di far ciullare il proprio maschio lui e di fare soldi con i cuccioli lei.
Come combattere questo fenomeno? Facile: Andare al canile a scegliere un compagno a 4 zampe se si vuole compagnia e si vuole assaporare quell'ebrezza del rischio di come diventerà da garnde il nostro peloso e che carattere avrà...altrimenti si sceglie una razza...ma se ne sceglie una sarebbe bello che si scegliesse appunto una razza. Se io voglio un golden, voglio un golden per mille motivi che saranno cavoli miei, ma voglio un golden. non un Goldlabrador o un Goldenterrier o un Pastore Retriver e chi più ne ha pi
ne metta. Se volevo una di queste: andava al canile, non dal furbetto che fa gli esperimenti come al piccolo chimico.
detto ciò , ovviamente ognuno è libero di fare ciò che crede,l'importante è però la coerenza. Se avete un golden ,preso da uno di questi personaggi ,che (stranamente) non vuole entrare in acqua......non riporta....e aggredisce bambini...bè non lamentatevi.
Specifico che non ho niente contro l'autore del post è....era solo uno sfogo personale su questo argomento che mi sta molto a cuore e sul quale si leggono spesso banalità infinite.