Ma di nulla....
Comprendo bene cosa vuol dire gia ricevere una "brutta notizia" e poi ritrovarsi tra le mani dei referti che si leggono e si rileggono cercando di dare un senso a termini non sempre comprensibili a tutti... e questo giustamente genera ansia, sorgono 1000 domande, dubbi, perplessità e si resta con il pensiero fisso... poi si cercano le risposte su Google e magari si arriva anche a conclusioni fraintese o errate.
Purtroppo spesso i veterinari (come i medici!) non dedicano quei 5 minuti in più al paziente a spiegare in parole semplici e comprensibili il referto e magari non si soffermano a rispondere a semplici domande. Il limitarsi solo a scrivere la prescrizione a caratteri geroglifici e fissare solo la data della prossima visita/intervento spesso genera più angoscia di quanta già ne sorge normalmente...
Ho una amica che è corsa da me in lacrime, in quanto in clinica le era stata restituita in fretta la cagnolina durante le quarantene del Covid, senza riuscire a parlare con la veterinaria che l'aveva visitata. Per i termini e paroloni riportati sul referto aveva inteso che si trattava di un tumore allo stomaco, mentre invece la diagnosi era una normalissima gastrite curata con Plasil e Omeprazolo e un pò di crocche Gastrointestinal in 5 giorni!!! Questi purtroppo i problemi e i danni della scarsa comunicazione e corretta informazione che ogni paziente dovrebbe ricevere!
Ora pensiamo solo a Ombra e incrociamo le dita per lei...