Mah. Non mi sembrava di essere stata priva di garbo o accusatoria. Se ci si informa sulla displasia, la prima cosa che si impara è che il rischio non è solo genetico, ma anche ambientale. E che per questo occorre tutelare le articolazioni del cucciolo con opportuni accorgimenti.
Peraltro occorrerà tutelarle sempre, con attenzione particolare al fatto che il cane non aumenti troppo di peso.
Io questa attenzione la paragono a quella che ci vuole verso un bambino. Ciò non significa antropomorfizzare il cane attribuendogli peculiarità non sue, ma parlare della tutela che si deve avere verso un essere a noi simile, dipendente da noi e non consapevole dei rischi che corre nelle nostre case.
Personalmente ho evitato che la mia cucciola saltasse su e giù dai divani, che esagerasse con le corse e gli scivoloni in casa; fino ai sei mesi le ho precluso le numerose scale che ci sono nella nostra abitazione.
Non vuol dire che l’ho inibita usando con lei mezzi coercitivi o troppo impositivi. Come dice giustamente Ely, ho cercato di dirottare le sue energie verso altro, soprattutto il movimento su terreni erbosi, i giochi intelligenti, i semplici esercizi. L’unica cosa che mi rimprovero, alla luce del lavoro che stiamo svolgendo assieme, è di non averne favorito in modo mirato il percorso evolutivo di propriocezione con esercizio specifico. Abbiamo iniziato un po’ tardi.
Tuttavia ora ho una cana sanissima che si arrampica in montagna in modo spettacolare... e tuttora non sale su letti né divani. Ognuno fa un po’ come crede, poi ovviamente possono capitare i piccoli incidenti.
Ma la tutela del mio cane parte da me. Se ci sono rischi per lui, cerco di prevenirli. Proprio come si tutela un figlio (di figli ne ho tre, già grandi), ovviamente senza impedirgli di fare esperienza del mondo.
E quindi, anche scegliere l’alimentazione e razionare attentamente il cibo, attualmente fa parte della tutela che ho verso l’apparato locomotore del mio cane.