.... ed altra polvere è scorsa nella tua clessidra. Si che par ieri che sembravi cotone , piccola nuvola profumata di quel tuo odore unico. Che tra mille conosco e che tra i granelli di sabbia non è scivolato. Non perso. Attuale, e costante invece. Anche ora che adulta contrapponi a me non più zampe che paion di bimbo, bensì muscoli e forme tornite. Ma quel tuo profumo , unico e solo tuo, rimane. E così come il tuo sguardo non muta, nè evolve. Segni tuoi distintivi magnificamente unici. Quattro secondi quattro mesi quattro anni. Quattrocento battiti noi insieme. Quattro secoli. Non saprò mai sdebitarmi con te per come e per quanto mi hai cambiato. Non saprò mai esser puro come lo sei tu, la mia specie non me lo permette. Non saprò mai perché sei nata con quegli occhi capaci di portar uno sguardo non della tua, di specie. Ma sopratutto, nonostante come il re dei ladri io cerchi di rubare tempo al Tempo, non saprò mai fermar quel flusso di minuscoli granelli. Lento ma inesorabile scorre. E mi danno e inveisco perché non trovo... non ci riesco... a fermare il Tuo tempo. Accelero il mio, allora, vivendo quasi due volte il giorno. Folle, o illuso. Di portarci in pari tra noi. Quattro battiti di ciglia. Le tue. Quattromila baci, nostri. Quattro Ere e quattro terre e quattro milioni di bolle di sapone. Vederti, io che Ti Vedo ogni gg sempre più, è un Privilegio. Che mi concedo . Che mi concedi. Perdonami le mie mancanze, Anima Bella. Perché tanto quanto non piego la testa alla mia razza, tanto bramo la simbiosi con la tua e Ti invidio il candore. Quattro orme nella sabbia. Quattro miglia di lago insieme. Quattro minuti di carezze e tu dormi.
Non smettere , Casta Diva, di far tribolar i miei giorni . Non calmarti nè perdi la scossa che hai dentro. Perché come un trucco di illusionismo, mi par sì vivendoti che ancora sei cucciola.
Resta , Amore mio biondo. Smentisci ogni legge naturale, fatti beffe del giorno che passa. Che pur io da finto stregone lo inizio con te all’alba , per goder ogni minuto ed ingannar metronomi o clessidre. Respira con me, su me. Graffiami. O anche mordimi. Fammi sempre fortissimamente sentire la tua essenza. Nella tua fisicità.
Quattro nuvole. Quattromila passi. Quattro miliardi di sguardi.
Il mondo cade a pezzi e noi sediamo accanto uniti.
1 dicembre 2014: nasci tu ..rinacqui io.
Quattro anni di Te. Di me.

La