Fra poco saranno quattro anni che Maebh è entrata nella nostra famiglia, ma soprattutto nella mia vita. Non è il primo cane che ho avuto, ma mi ha dato modo di ripensare in modo nuovo alla mia relazione con i cani. È come se un filo si fosse riallacciato dopo una pausa durata decenni, in cui ho commesso anche molti errori.
Avendo un po’ più di tempo a disposizione, mi sono con lei dedicata al lavoro di formazione nel gruppo cinofilo di Protezione Civile DIADE.
Ho frequentato due anni fa la parte iniziale del corso per educatori cinofili proposto dalla LiveDog School. Ora intendo completarlo. È un buon corso, che prevede anche molte ore di tirocinio.
Sto leggendo molto, anche sulle pagine Facebook di etologi ed istruttori cinofili riconosciuti. Imparo e valuto.
Uso questo piccolo spazio per postare osservazioni quotidiane e per non dimenticarmene. Se avete consigli o questioni da proporre, ve ne sarò grata.
Oggi pomeriggio, a passeggio in un quartiere “popolare” della città, ho trovato una signora anziana con due cagnolini. Uno era libero e abbaiava un po’ preoccupato avvicinandosi a Maebh. L’altra, una meticcina con le orecchie ciuffose, era al guinzaglio e saltellava sulle due zampe posteriori, agitando quelle anteriori, per venirci incontro. La donna la tratteneva. Le ho detto che poteva pure lasciarla (eravamo su un largo marciapiede vicino un parco pubblico, al termine di una strada chiusa), ma lei mi ha informata che la canina non era sua, che se l’avesse lasciata non l’avrebbe più ripresa. “Adesso la porto all’area cani e la sgancio. È sempre agitata, prende anche delle pastiglie calmanti. È di una signora anziana e malata che non può portarla fuori e le faccio un favore”.
Mi si è stretto il cuore.