Concordo con gli amici di cui sopra.
io pratico a livello ludico il salvamento in acqua. Con Kiri da quando aveva 6 mesi, con Sciarli' da quando e' arrivata da noi adulta. Da maggio ad ottobre tute le domeniche in acqua. Il resto dell'anno addestramento a terra che comprende i comandi della pratica in acqua piu' mille altri comandi, interazioni e giochi che consolidano la gestione del cane nel quotidiano.
Come gia' detto, il segreto e' far divertire il cane. Gratificarlo. E si inizia supportati da chi per professione opera nel campo. Poi il grosso del lavoro stara' a te, a casa. Nel quotidiano. Perche' la fiducia, la collaborazione, l'intesa...si fortificano ogni giorno. Ogni cane fa' poi storia a se inerentemente le attitudini: le mie due tate, coetanee, sono completamente differenti. Una impazzisce per l'acqua, vuole strafare ma sovente e' caparbia e indisciplinata . Mentre l'altra lavora perche' lo chiedo io, e' piu' paziente e attenta. Ma meno redditizia, perche' cmq fosse per lei strebbe solo a mollo con papa'.
Di rimando sul riporto la seconda e' una macchina da guerra mentre la prima e' un Peter Pan.
Sta a noi, con la pratica e con la conoscenza di loro...individuare eventualmente la disciplina che li gratifica di piu'. Divertendoci noi e loro. Noi con loro. Alcuni tomi, a mio avviso, sono poi assolutamente da leggere. I segnali calmanti o l'altro capo del guinzaglio, per citarne due a caso. E ricorda: umilta', pazienza e consapevolezza. Se si fanno passi avanti mai strafare, e se si chiede troppo...far due passi indietro ricominciando. Capiscono molto piu' loro, del nostro esser umani. Che noi, del loro esser cani.