IL PRIMO NATALE
senza di te.
All’improvviso mi torna in mente prepotentemente tutto, un... BANG!... nella testa e nel cuore, un ruscello di ricordi che si ingrossa fino a diventare fiume in piena, il mare, la montagna, la campagna e la città, insomma, tutto e dappertutto, sempre con te tranne le rarissime occasioni che stavi dalla figlia perché c’era da prendere un aereo e non ci si pensava neanche a metterti in pensione, ma figurati, ci mancherebbe, non sia mai, e giù di occasioni perse perché c’eri tu....
non ne rimpiango neanche una. E poi in giro, al ristorante, al bar, al parco, in box a lavorare sulla macchina e tu lì, paziente, sempre vicino, nel bosco a passeggiare e correre come matti, uno sguardo d’intesa e le decisioni erano prese, e quella cagnolina che ti piaceva un sacco...
Ci hai arricchito così tanto che le occasioni perse non potrebbero mai competere con quello che ci hai dato tu.
E poi stop, basta, finito, ciao. Sei andato, ti abbiamo lasciato andare. Tutto crollato.
Si sapeva, lo si aspettava, ma un mattone in testa fa male anche se lo vedi arrivare.
Silenzio. Vuoto.
Disperazione.
Un po’ di luce, guardando gli altri cani a spasso, sentire il vuoto che è un po’ meno vuoto, rendersi conto che hai avuto una delle più grandi fortune al mondo: aver avuto un cane vicino.
E rendersi conto che è diventata una parte di te, ormai non puoi farci nulla, fai una gran fatica a farne a meno, ti manca qualcosa di importante e non vuoi rinunciare.
Poi sei arrivata tu.
Talmente piccola che stavi in una mano... fragile come cristallo ma già forte da lottare con fratelli e sorelle per conquistarti un posto dove avere un po’ di latte dalla mamma, i fratelli ti spingevano via ma tu no, lottavi e insistevi, ti sei guadagnata il tuo spazio.
Sei arrivata nella tua nuova casa e subito ti sei guardata in giro e forse hai pensato “ho un po’ timore - non paura, quella non sai ancora cos’è - però qua mi sa che ci sto bene”, hai trovato un ambiente a tua misura, la cuccia, i giochini, le crocche quelle buone, tutto. E noi.
Due pirloni, rimbambiti da ‘sto batuffolo che girava per casa, rapiti, già innamorati persi, pronti a farsi in quattro per te. Ci hai messo subito alla prova, sei impegnativa, esigente, intelligente e sveglia, pronta a sperimentare (e assaggiare) di tutto, fai disperare e gioire poi, quando vieni a metterti vicino in qualunque stanza si vada, tenerezza assoluta... e tra poco sarà il primo Natale
con te.
Buon Natale, piccola.