Rosa io non mi fiderei MAI del veterinario di fiducia dell'allevatore abbi pazienza.
Buon pranzo a tutti
E qui casca l'asino, invece.
Io gia' avevo un'idea di cosa potesse aver la tata.
Avevo studiato i sintomi da mesi e piu' volte mi ero confrontato col mio vet.
La clinica di fiducia dell'allevamento , rinomata e con buona nomea, ha fatto solo il suo lavoro.
Bene, eticamente ineccepibile. Una politica , come per quanto detto col discorso allevatori, che alla fine paga.
Dinanzi a tali certezze, suffragate dagli esami fatti presso la propria clinica di riferimento, qualsiasi allevatore fugherebbe ogni dubbio.
Non mi dilungo sullo spiegare il prima ( studio sintomi, investigazioni, confronti con piu' vet), il durante ( TAC, URO-TAC, visite, ecc) ed il dopo ( operazione magistrale e perfettamente riuscita). Dico solo che a fronte di indubbio comportamento corretto dell'allevatore c'e' stata a priori una analisi a 360 gradi da parte del sottoscritto.
Quindi, come per tutte le cose, mai affrontare un problema senza essersi documentati a sufficienza. Sentire piu' campane, E non farsi condizionare.
RIBADISCO UNA COSA: le valutazioni ( positive o negative che siano) si fanno sui grandi numeri. Esse poi van frammentate: per tipologia di problema cosi' come per plauso dinanzi alla soluzione di uno stesso. E' come, ne piu' ne menoo, applicare un metodo Military Standard . Esistono numeri tollerabili, altri meno. Altri intollerabili. Ma sono le SOLUZIONI che fan la differenza.
Te lo ripeto, non sono il Jesus ne' mi frega di osannar o sputtanar nessuno.
Tanto che faccio un discorso sur generis.
Pero' i dati inconfutabili che ho letto nel tempo sono...appunto...spunti che quantomeno debbon far sorgere una riflessione.