Sig.ra Donka buongiorno. Premetto che non ho cani provenienti dal Suo allevamento. Ne' che intendo esprimer giudizio alcuno . La invito pero' ad una rifelsssione, pacatamente.
Ogni persona e' soggetto a se. Ci sono persone fragili, emotivamente . E persone piu' forti. C'e' chi ha tempra da vendere e chi meno, chi affronta i problemi di petto e con impeto e chi invece ...suo malgrado...ne viene soverchiato. e ne esce abbattuto.
Personalmnete, e parlo per me , non mi permetto di giudicare chi e' psicologicamente piu' debole.
Perche' ho la prova vivente in famiglia: mia madre da decenni e' vittima di depressioni profonde. Che necessitano di cure farmacologiche costanti. Quindi e' vulnerabile. Vulnerabile agli eventi. Alle novita'. Alle disavventure.
Lei qui scrive di 1500 cuccioli dei quali solo una piccolissima % lamenta problematiche di salute. Sono parecchi, 1500 ! Una cifra considerevole. E presumo che per riuscire a seguire una quantita' cosi' elevata di pelosetti, sia necessario un dispiego di forze 8 inteso come personale) e di risorse 8 esdami, cure, ecc) non indifferente. Non conosco l'allevamento, quindi lungi da me esprimer giudizi. Pero' in generale , oggettivamente ragionando, si deve avere una organizzazione perfetta. Oliata in ogni sua parte. Con coadiuvo di assistenza 8 veterinari, cliniche, ecc) all'altezza. altrimenti il rischio di saltare un esame...dimenticarsi un vaccino...ecc ...e' sempre dietro l'angolo.
Ripeto, parlo in generale. Rifletto su come debba esser super organizzato un affisso che fa numeri del genere. Conoscendo e frequentando molti allevatori che cmq fanno meno di 10 cucciolate l'anno, hio ben presente il lavoro pre-durante-dopo gestazione. Ed anche quello di ricerca , valutazione ed analisi degli stalloni che si vorrebbe impiegare . L'attenzione e' massima, lo sforzo metale e di energie pure. Nulla si lascia la caso.
Puo' capitare quindi, in realta' decisamente grandi, che qualcosa sfugga. Che non ci sia accorti di aver saltato un qualche passaggio. Che il dipendente o il vet sbagli. Che l'allevatore stesso...per millemila motivi...sbagli.
Lo spunto che voglio darLe io, Sig.ra Donka, e' questo: se il fato vuole che il cucciolo affetto da una patologia finisca ad una famiglia o ad una persona fragile, suscettibile....il "problema" aumenta in maniera esponenziale.
Mi segua; siamo persone. Come tali sbagliamo. Sempre. Tutti. Cii' che ci distingue dalle bestie e' la ratio. La ragione. Una persona intelligente e saggia sa usare un metro equo con tutti. Leale. Sincero. Ma al contempo deve capire quando si ha di fronte una persona piu' debole, ingenua. Perche' onesta e lealta' suggeriscono di aver cura e maniere piu' discrete con una controparte debole. Nella societa' dove viviamo, invece, il debole e' carne da macello per i furbi.
Io dico , sig.ra Donka, che bisognerebbe capire che dietro ad ogni nome c'eì' una storia. Una vita di un vissuto che puo' esser dolce o amaro. Se una persona che sta vivendo un momento difficile, durissimo, decide di prendee un cucciolo...lo fa per avere della luce. Una speranza. Una chiave di volta per un nuovo inizio. Ma se per sfortuna...o per fato...o per imperizia.....il cucciolo che adotta ha problemi di salute, la luce diventa ombra prima di brillare. I sensi di colpa diventano insopportabili, monta la rabbia ( in primis verso se stessi) e ci si senmte la vita distrutta.
Non giudichi, glielo dico con sincerita', chi vive drammi esistenziali. E combatte ogni gg per affrontarli.
Piuttosto cerchi di capire cosa c'e' dietro.
Sulle competenze cinofile piu' o meno assunte, sulle eta', sui trascorsi di ognuno noi .....io non commento.
Noi siamo una comunita' . Virtuale ( qua) & reale ( quando ci inconmtriamo). Ci si aiuta. Ci si supporta. Ci si conforta nelle sventure. Ci si complimenta nelle vittorie.
Io non giudico lei, il suo lavoro.
Non sta a me, come giusto che sia.
Pero' sommesssamente le suggerisco altresi di riflettere su cio' che ho scritto sopra. Sulle persone. Su come SONO le persone, squisitamente diverse.
Chi si sente oltraggiato, ferito....soffre. Lo dico davvero . E soffre profondamente, perche' magari caratterialmente non ce la fa a reggere il dispiacere per i malanni del proprio cane.
Non liquidiamo una persona perche' magari e' "pesante". Non giudichiamola se ha bisogno di sostegno .
Cerchiamo invece di capire. Ogni storia e' diversa.