"Sono arrivato questo inverno, per Natale. Mi hai messo in un pacco e mi hai consegnato a quella che chiamavi "la tua ragazza"ed eravate felicissimi di me. Mi portavi a fare le passeggiate nel bosco innevato e giocavamo a palle di neve. "Lei" mi portava dal veterinario, a comprare nuovi giocattoli e a prendere la nuova pappa. Quando hanno cominciato a spuntare i fiori sugli alberi mi hai detto che saremmo andati due giorni in montagna ma che sarebbe stato un viaggio lungo. Il viaggio è durato 4 ore ed ogni ora vi fermavate in una piazzola e lei mi faceva scendere per bere e fare pipì. Arrivati in montagna è stato bellissimo:l'aria era fresca, potevl nuotare nel lago, durante le camminate stavo libero dal guinzaglio ma, soprattutto, c'eravate voi. Tornati dalla montagna voi eravate sempre più impegnati col lavoro ed io, che ero sempre più grande, richiedevo molto impegno; quando lei tornava a casa mi piaceva farmi grattare il pancino ed ero felice, ma quando arrivavi tu, era tutta un'altra cosa! Ti volevo bene? No, io ti amavo, ti amavo più della mia vita. Ma tu amavi di più le vacanze:era iniziata l'estate, valigie in macchina, pantaloni corti e occhiali da sole ma c'era qualcosa che non andava.... io avevo solo il mio collare e il mio guinzaglio. All'inizio pensai che vi foste dimenticati tutto. Alla prima piazzola dell'autostrada vi siete fermati ed io ero contento perché mi "scappava" da molto. Lei mi ha legato ad un paletto e tu sei rientrato in macchina, senza dire neanche ciao. Ma perché avete chiuso le portiere??? Io ero ancora lì! L'ho capito solo dopo un po' e mi sono messo a guaire:mi avevate abbandonato; non vi chiamerò bestie, vi chiamerò umani, anzi, disumani. Ora ho una nuova famiglia e sono passate già due estati; sapete? Non sono andati al mare per me. Per non dovere lasciarmi in una pensione neanche per un giorno. Loro amano più me delle vacanze."
Questa storia l'ho inventata per dire NO ALL'ABBANDONO!