Mediteremo sulla scelta della seconda e terza sede in effetti ho visto che l'accesso è con punteggi piuttosto alti.
Ti sono molto, molto vicina. La scelta di sostenere il test di medicina è uno stress per tutti, ragazzi e famiglie. Mio nipote, anche lui con un buon 83 al liceo classico, l’anno scorso non ce l’ha fatta e ci riprova quest’anno. Sta studiando come un matto dopo un anno di Scienze e Tecnologie Farmaceutiche. E presto farà il corso intensivo organizzato dall’équipe di Learning Consultancy di cui fa parte mia figlia (lei si occupa della parte di logica e matematica).
Sarà bene che il tuo Andrea abbia ben chiaro un « piano B », per non rimanere spiazzato. Poi ci vuole una buona dose di fortuna e di determinazione.
Per quel che mi riguarda, vedo mio figlio finalmente realizzato. L’abbiamo sempre incoraggiato a perseguire il suo intento. Si è diplomato sei anni fa e proprio oggi ha chiesto la tesi, che preparerà nel prossimo anno, il sesto in Medicina per lui. Il primo test lo fece nel 2012, il primo anno in cui si allargò il test su « macroaree », mentre nel 2013, quando lo superò alla grande, era il primo test su base nazionale. In un anno sostenne una decina di test, fra medicina e psicobiologia, anche quelli per medicina in inglese a Pavia. Lo fece al San Raffaele e al Campus Biomedico di Roma, superando quest’ultimo. Poi, con un tale allenamento, finalmente superò il test nazionale e cominciò felice il suo percorso (penso a Gaia che forse è già entrata in specialità o forse farà ora il nuovo test... che fatica questi medici!).
Mia figlia dovrebbe concludere entro l’anno con la laurea magistrale in Matematica, e sta già lavorando tantissimo.
Il « piccolo » mi dà ancora pensieri, ma... spero che troverà anche lui la sua strada...