Ma secondo te esiste una scuola senza problemi?
Forse certe private per il semplice fatto che alcuni elementi non vengono proprio accettati... Ma le vorrei vedere
Poi che la mia esperienza sia datata non lo so... Mi sono diplomata a fine anni 90 non proprio nell800
Non ci si capisce, Fra. Tu dici che la scuola va bene cosí e non si cambia. Noi stiamo dicendo che la scuola così com'è va cambiata. Ma non è che la vogliamo cambiata perché è difficile o perché pensiamo che i ragazzi non debbano affrontare le difficoltà: anche i prof scarsi, magari, purché qualcuno di valido ci sia!
E per dire che la scuola va cambiata bisogna averne esperienza diretta adesso.
Io lo dico mentre il mio terzo figlio conclude il liceo classico in un'ottimo istituto, severo e attento ai ragazzi. Fa fatica per motivi suoi, non per la scuola, ed è contento di frequentare lì perché, anche se in alcune materie è scarso, tutti lo valorizzano negli ambiti in cui fa bene. I suoi fratelli hanno avuto esperienze altrettanto positive.
Io dico che la scuola va cambiata perché conosco i compagni dei miei tre figli, sono zia di nove nipoti, lavoro con decine di adolescenti e conosco decine e decine di genitori, sono rappresentante d'istituto e ho con i prof rapporti amichevoli, una mia sorella insegna al liceo mentre l'altra è al nido. Fra l'altro quella che insegna al liceo ha ripreso a farlo dopo un corso abilitante in cui ha imparato cose sulla didattica che ai suoi tempi si sognavano: come insegnare a un ragazzo autistico, per esempio. Come insegnare il latino con sistemi diversi rispetto a quelli di vent'anni fa.
Che la scuola vada cambiata lo dice mia figlia, che ha l'età di Sofy, alla maturità ha preso la lode, e dà sostegno in matematica e fisica a molti ragazzi, fra cui i dislessici e discalculici di cui parla Dani.
Che la scuola vada cambiata lo dice il preside del liceo di mio figlio, quando vede che col sistema di voti e crediti attuale, e con le prove di maturità così concepite (sono difficilissime, mica come la maturità che ho fatto io trent'anni fa: ho preso il massimo dei voti, ma gli scritti erano due e gli orali due!), è difficilissimo premiare veramente il merito.
Che la scuola vada cambiata lo dicono tanti ragazzi, non perché non hanno voglia di impegnarsi, ma proprio perché lo vogliono fare, e desiderano docenti all'altezza del compito loro assegnato.
Vogliamo la meritocrazia per gli studenti e non possiamo averla per i docenti?
Un'amica di mia figlia ora studia alla Bocconi, è sempre stata bravissima. Proveniente da una famiglia normale, ha fatto il liceo in una cittadina laziale, dove i voti lei doveva strasudarseli, mentre ai raccomandati (il figlio del magistrato del professore del dottore) tutto stranamente veniva più facile.
La scuola italiana va cambiata perché tutto cambia velocemente, i contatti con gli altri paesi sono sempre più stretti. Sarebbe ora di pensare a una scuola europea, e invece siamo ancora a Gentile o poco più.