Mi aggancio ad una chiaccherata su Fb sull’eterna diatriba caccia sì-caccia no, meglio i fagiani o i riportelli, cani da lavoro o cani da “divano” e mi chiedo, nel momento in cui scegliamo una determinata razza fino a che punto siamo consapevoli e assecondiamo le specifiche attitudini richieste dallo standard?
E quanto invece è accettabile il compromesso che ci impone la propria coscienza, il proprio stile di vita, sempre e comunque nel rispetto del benessere del cane?
Il golden retriever è un cane da caccia, da riporto, non ci piove; molti di voi seguono con passione una determinata disciplina, che sia riporto, obedience, salvataggio mare/terra, agility. Ma il golden è anche un cane “duttile”, facilmente addestrabile a qualsiasi attività, caratterialmente docile e “pacioccoso , e tanti altri, come me , lo hanno scelto perché complessivamente compatibile con le proprie necessità quotidiane (cane attivo ma non irrefrenabile, docile con bimbi e altri animali domestici, con una determinata stazza/linea estetica, non territoriale ecc), insomma perché candidato ad essere un buon compagno di famiglia.
Vi chiedete mai quanto sia giusto privarli della loro predisposizione alla caccia, deviare le loro attitudini su attività che non siano prettamente il riporto, o ancora destinarli a “semplici cani di famiglia”?
Ho un cavallo frisone selezionato per la guerra e il dressage, un cavallo purosangue ideato per le corse negli ippodromi, un bovaro bernese destinato a guardare mucche e trainare carretti del latte, e nessuno di loro fa ciò per cui “espressamente” è nato, tantomeno ho intenzione di far ammazzare delle anatre per il gusto predatorio di golia (perché i dummies non regalano la stessa estasi del selvatico vero e proprio)…ma non mi sento di affermare che sono animali tenuti “contro natura”….oppure dovrei?? Dovrei sentirmi in colpa se trascino la bovara in lunghi trekking quando in realtà è una razza statica? Quando impedisco al golden di rincorrere gatti soffocando il suo istinto predatorio??
E’ giusto valutare una sorta di evoluzione nella scelta/destinazione di una razza o così facendo si minano le basi per cui quella stessa razza ha ragion d’essere??
E gli allevatori come dovrebbero porsi?? Prodigandosi per la selezione e il mantenimento dello standard di razza, dovrebbero esclusivamente assegnare i propri cuccioli a chi garantisce loro la necessaria dose quotidiana di lavoro con selvaggina?? Dovrebbero davvero indirizzare le “famiglie comuni” a prendersi un bel bubo al canile??
Non è per far polemica, perché sono la prima a mettermi in discussione, solo curiosità di sapere come la pensate!