Da perfetta profana, Io sono dell'idea che il cane non dev'essere represso, ma indirizzato. Le sue energie positive devono essere convogliate in una relazione bella e felice per tutti i componenti della famiglia, e i suoi comportamenti "in società" devono essere gestiti e prevenuti per evitare che creino problemi e per fare in modo che sempre più persone apprezzino, invece, la presenza di cani nella vita sociale.
Questo si ottiene conoscendo e amando il proprio cane, capendo le sue reazioni, sapendo quali sono le positività e i rischi di certi comportamenti.
Un po' come quando si va a sciare: ok, è bello anche andare a una certa velocità, ma la sicurezza viene prima di tutto e tu devi essere sempre in grado di fermarti prima di schiantarti contro un ostacolo o una persona.
Nessun risultato si può ottenere se il cane non si fida di te e tu non ti fidi del cane; dopodiché ciascuno deve fare i conti con la propria realtà familiare. Anche a me non dà fastidio se, quando è molto agitata, la Maebh mi salta addosso e mi "abbraccia". Anche lei ama infilarsi fra le gambe e farsi grattare i mutandoni. Ma pesa solo 25 chili e in famiglia non ci sono bambini, quindi la lascio fare, salvo poi girarmi subito quando nell'agitazione prova a "montare" (ed è anche sterilizzata).
Niente repressione, solo fiducia, azione e risposta.