Ieri sera, dopocena, siamo usciti. Io e te. Come sempre. Hai corso al parco, hai aspettato inutilmente Price che ci ha tirato buca, hai quindi fatto il broncio! Si e’ giocato, noi, con la pallina. Poi la nostra passeggiata, il solito giro per tornare a casa. Abbiamo incontrato una baby sitter che scaricava due bimbi a 100mt da casa e loro, festanti, ti han carezzata. Come gia’ so, sei stata tenerissima e dolce. Con la signora ti sei concessa un approccio piu’ fisico. Da lei molto apprezzato. Ora hai nuovi amici. Siamo tornati a casa che eran le 21.00 passate, io congelato e tu semplicemente tu. Ti ho spazzolata mentre, serenamente, stavi sdraiata ai miei piedi. Ho passato il tuo corpo con le tue salviettine profumate e sembravi sopita. Poi la crema sui polpastrelli…che inizi a tollerare solo da poco. Un po’ di stanchezza mi ha fatto abbandonare l’abitudine del divano li con te, e ci siamo buttati sul letto. In attesa del ritorno di Mary. In quel momento hai saputo ancora stupirmi; non ti sei sdraiata di lato come tuo solito…ma ti sei lasciata posizionare di fronte a me. Muso a viso. Ho messo il mio braccio sotto la tua testa e ti sei appisolata. A pochi cm dalle mie guance. Per chi come me conosce la tua indipendenza, la tua poca attitudine a smancerie ed abbracci se non per gioco…e’ stato un momento magico.Respiravo il tuo respiro. Ed il calore del tuo corpo lo sentivo forte. I battiti del cuore sul tuo collo.
Vorrei fosse infinito. Ti vorrei sollevare.