Ho letto tutte e tutti, ciao. Grazie nora per averci fatto scendere con i piedi per terra con quei post sul ricovero di un giovane per infortunio sul lavoro (ma sei medico?) e sui cassonetti di Vicchio (chissà don Lorenzo Milani che cosa avrebbe pensato...).
Mi ritrovo soprattutto in Pam, perché sono madre di tre figli - due universitari e un liceale - e con mio marito di sacrifici ne ho fatti e ne sto facendo davvero tanti. Però intendo la parola "sacrifici" non con un'accezione negativa. Per me, che cerco di aver fede, si tratta comunque di fare qualcosa di "sacro", perché "prendersi cura" (mica solo degli altri, sia chiaro! Degli altri, certo, ma anche di se stessi, di Dio o della Natura o della Vita o di quello che ciascuno di noi ritiene spiritualmente importante) è la dimensione più vera che possiamo mantenere per definirci ancora "umani". Poi, vabbè, Lara, pensare troppo fa veramente male, son d'accordissimo! E basta così, ho pensato troppo!