Din don rintoccano le campane della chiesa,
annunciano la prima messa del mattino,
l'aria e' ancora fresca e permeata dei sapori notturni,
cammino, non ho meta e le zampe mi dolgono un po',
din don quel suono mi rasserena, mi da un senso di pace,
mi avvicino, vedo due vecchiette frettolose entrare in chiesa,
piu' in la bimbi piccoli coi loro zaini corron felici verso la scuola,
din don, che bella giornata, mi verrebbe quasi voglia di correr su un prato,
m'avvicino alla fontana della piazza, bevo adagio, assaporo quella freschezza nella gola,
din don, un passante mi ha scacciato, non facevo nulla, bevevo solo,
non fa niente riprendo il mio cammino, solo, ma con la speranza
d'incontrare un altro come me e fare insieme un pezzetto di strada,
il sole brilla ormai alto e le strade son piene di mille odori,
continuo il mio cammino, io che un nome non ho, io che gli
altri chiaman randagio.