Autore Topic: STORIA DI TOTH  (Letto 1614 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
  • *********
  • Post: 36.516
  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
STORIA DI TOTH
« il: 03 Aprile 2014, 11:59:25 »
Toth era nato in una cascina, tra le colline dell'umbria,
assieme a lui, nacquero tre sorelline ed un fratellino,
i primi mesi li trascorse tra giochi con i fratellini
e grandi poppate di latte dalla sua mamma premurosa,
ad uno ad uno il suo fratellino e le sorelline scomparvero
e non le rivide piu', rimase solo con la mamma e il papa'.
Le sue giornate, trascorrevano con lunghi giri d'ispezione
della cascina che ormai conosceva a menadito, la quotidiana visita
al recinto dei maiali e alla stalla delle mucche e visita all'ovile.
Giochi pero' non vi erano, mamma e papa' non avevano voglia,
le galline scappavano e poi tutto sommato erano intuse per capirlo,
il vecchio cavallo gli nitriva infastidito, cosi' l'unico suo svago
era rincorrer le farfalle, rotolarsi sull'erba e dare la caccia alle lucertole.
I giorni passavan lenti e monotoni, nel frattempo era cresciuto ed era sempre
piu' attirato verso quel mondo fuori dalla cascina.
Non vi si era mai avventurato, solo una volta si era spinto sino al portone lasciato aperto , ma
era stato subito reguardito dal papa, si una bella romanzina con i fiocchi.
Gli aveva parlato di pericoli mostruosi, di ruggenti scatole di latta, della
mancanza di cibo ed acqua, insomma l'aveva spaventato per benino.
Pero' a quel tempo Tth era un cucciolone e facilmente impressionabile ora no,
si sentiva un cane adulto e voleva esplorare il mondo, cosi' decise che sarebbe partito.
Non avrebbe salutato nessuno, avrebbero cercato di fermarlo e lui non voleva,
cosi' un mattino di buon ora, prese il portone e s'avvio' verso l'ignoto,
lasciava la sicurezza, tutto il suo mondo, ma era elettrizzato al pensiero di cosa
avrebbe visto e incontrato.
Attraverso' un boschetto di betulle, strani rumori gli giungevano alle orecchie,
cercava di non pensarci, ma un po di timore l'assaliva.
Era in viaggio da buone sei ore, quando inizio' a sentire i morsi della fame,
si guardo' in giro, ma non vide niente di commestibile e seguito' il suo cammino.
Incontro' degli umani piccoli, speranzoso, agitando la coda gli ando' incontro, ma quelli iniziarono
a strillare e a tirargli pietre, iniziava gia' a pentirsi di aver lasciato la cascina.
Il sole descrisse la sua parabola sull'orizzonte, le prime ombre della sera iniziarono a calare,
Toth sempre piu' affamato inizio' a cercare un posto in cui dormire.
Era arrivato in un paesino, trovo' un cantone riparato dal vento e stanco morto si addormento'
come un sasso, vennero' i sogni, sognava di esser nella sua cascina ad inseguir le galline,
sogno' la succulenta pappa, gli pareva quasi di gustarne il caldo tepore.
D'improvviso una fortissima stretta al collo, si sveglio di colpo intorpidito e stupito,
che accadaeva? un laccio gli serrava la gola, ed era tenuto da un uomo alto barbuto che lo tirava,
verso di se, cerco' di opporsi, ringhio' mostro' i denti, non ci fu niente da fare,l'uomo
lo fece salire a forza, dentro uno di quei mostri di latta, un mostro enorme,
dove scopri' che dentro c'erano assiepati tanti suoi simili.
Il mostro parti' sbuffando, il suo odore era puzzolente e all'interno
l'odore della paura suo e degli altri cani era fortemente pregnante.
Non seppe per quanto tempo viaggiarono, furono scaricati in un posto
squallido con gabbie e cani urlanti di disperazione, niente a che vedere con la sua
bella cascina.
I giorni passavano tutti uguali, si aveva cibo e un riparo, qualche uomo era pure gentile, ma niente
piu' corse sfrenate, niente piu' visite agli altri animali, niente piu' caccia alle lucertole,
sempre e solo le pareti di quella gabbia, ogni tanto venivano delle persone ed uno dei
cani partiva e non tornava, lui no sempre li, si qualcuno s'era pure fermato ad osservarlo
ma poi era passato oltre.
Era ormai un anno che si trovava li', il suo umore era prostrato, ormai era diventato
quasi amorfo, sordo ad ogni sollecitazione, quando un giorno arrivo' una bambina accompagnata
dai genitori, fecero il solito giro, Toth li guardava disinteressato, arrivarono davanti a lui,
la bambina s'inginocchio', infilo' la manina tra le sbarre e gli fece una carezza.
Istintivamente Toth le lecco' la mano, forse perche' era la prima cosa dolce che
riceveva da tantissimo tempo e miracolo le porte della gabbia si aprirono e quei visitatori
lo portarono via con loro.
Fu cosi' accolto in una bella casa, ebbe tante cose buone da mangiare, una comoda cuccia
tutta per lui e la bambina lo faceva giocare e lo riempiva di coccole e bocconcini.
Tanti anni passarono, la bimba crebbe e divento' un bella signorina,
Toth ormai era anziano, aveva i remautismi, la vista era calata, sentiva sempre meno,
ma il suo cuore era colmo di gioia aveva avuto in terra il suo piccolo paradiso.
Teo Artu' e Rocky

Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
  • *********
  • Post: 36.516
  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #1 il: 03 Aprile 2014, 12:00:26 »
Mi andava di scriver un raccontino spero vi piaccia
Teo Artu' e Rocky

Offline gsime

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 2.527
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #2 il: 03 Aprile 2014, 13:59:08 »
Bellissima :smileys_0221: :smileys_0221: :smileys_0221:


Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
  • *********
  • Post: 36.516
  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #3 il: 03 Aprile 2014, 14:40:58 »
Grazie Pina
Teo Artu' e Rocky

Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
  • *********
  • Post: 36.516
  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #4 il: 03 Aprile 2014, 16:19:59 »
Dimenticavo, stavolta contrariamente al solito e' totalmente inventata, non parte da fatti reali
Teo Artu' e Rocky

Offline gsime

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 2.527
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #5 il: 03 Aprile 2014, 18:32:46 »
 Non importa che è inventata,vuol dire che sei un  bravo narratore e scrittore.Poi quando scrivi in romanesco ancora di più.
Forse per Pasqua vado e trovare i miei genitori,nella amata città ROMA ;)


Offline MARCANTONIO

  • Utente Rubino
  • *********
  • Post: 36.516
  • Teo nel cuore, Artu' e Rocky le mie pesti amate
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #6 il: 04 Aprile 2014, 07:53:07 »
Troppo bella la mia Roma, peccato tornarci solo una volta l'anno, presto mettero' altre poesie in vernacolo.
Teo Artu' e Rocky

Offline gsime

  • Utente Oro
  • ******
  • Post: 2.527
Re:STORIA DI TOTH
« Risposta #7 il: 04 Aprile 2014, 07:53:55 »
 :smileys_0296: :smileys_0296: :smileys_0296:


 


Privacy Policy - Cookie Policy