Cara la mia vecchietta, oggi e' il tuo compleanno,
ottantaquattro anni e qualche acciacco come danno,
non potevo non dedicarti una poesia,
di quelle che a volte non credevi fosse mia,
ti chiedevi come mai quel figliol scapestrato,
potesse riuscire ad avere un altro lato innato,
ma oggi sei tu la star la festeggiata,
ed e' per te questa ode rimata,
grazie mamma per tutto quello che hai fatto,
anche per quello che m'hai insegnato e non ho messo in atto,
mi piace immaginarti ridente e serena,
come quando da piccoli ci portavi a giocar di gran lena,
un bacio e un abbraccio dal tuo figlio lontano,
ma e' come fossi li e ti prendessi la mano.