Si anch'io credo che subentri il "non voler sapere la verità"....e parlo per esperienza....mio padre, persona con un'intelligenza e una testa non indifferente...in quel momento beveva dalle mie labbra ogni parola, cercava con lo sguardo i miei occhi che gli dicevano "dai che abbiamo superato di peggio"....anche a lui le cartelle cliniche arrivavano rivedute e corrette....quante notti con Kaffa abbiamo scansionato e ristampato cartelle che dicevano quello che lui doveva leggere.....e questo gli ha permesso fin dove e' stato possibile di combattere.....
Poi lo stesso con mia mamma, in maniera molto più veloce e forse meno sofferenza da parte sua, con l'appoggio del nostro amico medico, ma anche con lei le diagnosi erano a misura di speranze.....fino a che e' stato possibile.....ma almeno entrambi hanno combattuto senza la depressione.....
A volte mi chiedo se invece ancora una volta loro non proteggessero noi....che sapessero tutto, e su mio padre il dubbio e' forte, ma ci lasciassero credere di credere a noi....non lo so e non serve
Quello che so e' che con me i medici sono sempre stati chiari, schietti, mi hanno detto sempre chiaramente come stavano le cose, quanto tempo avevano e il perché delle cure fatte in un certo modo....e questo e' stato importante.....
Poi purtroppo.....ancora combattiamo contro i mulini a vento....quando la diagnosi porta quei brutti nomi....possiamo solo sperare, sperare che le cose vadano diversamente, che le cure non facciamo sentire male, che il tempo sia clemente.....
Gloria un grosso abbraccio....in questo momento e' l'unica cosa che posso fare....