Caro il bello di papa', oggi stavo riflettendo,
come sai i pensier metto scrivendo,
la riflessione mi e' venuta ieri sera,
quando hai colpito quel segnale che non hai visto dov'era,
ti guardo piccolo mio e mi si stringe il cuore,
vederti piu' incerto, talvolta perdere il tuo ardore,
l'agilita' di un tempo sembra un ricordo lontano,
ed anche in passeggiata ora cammini adagio, piano,
le scale in salita ancora le sali svelto,
ma a scendere le fai stando sempre molto attento,
non corri piu' appresso ai merli e ai piccioni,
ma ami sonnecchiare e sognare libagioni,
anche se queste ormai ti son pressocche vietate,
solo scatolette per i reni e cose mai salate,
solo in un caso ti si riaccende l'animo guerriero e pugnace,
quando trovi prepotenti che sfidi ancora in modo audace,
o quando vuoi proprio metter in riga Artu' per dirgli di non fare,
tutte le marachelle che solo lui sa combinare,
ti amo piccolo mio dolce guerriero dallo sguardo impertinente,
senza di te lo sai io sarei meno di niente,
sei la mia ombra il mio elisir di buon umore,
vederti acciambellato a me vicino, lo sai mi riempie il cuore.