si io parlavo in generale Nora non avevo visto 4 mesi
A più di 13 anni dal riconoscimento dell'Italia come paese indenne da rabbia, nonostante la vicinanza con paesi come l’Austria, la Croazia e la Slovenia, dove la malattia è ancora presente, la rabbia silvestre torna in Friuli, dove a novembre scorso venivano segnalati quattro volpi, un cane ed un tasso, tutti idrofobi. Nell'autunno scorso l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle tre Venezie ha diagnosticato 69 di casi di animali (volpi, cani, tassi, asino, capriolo, faina, gatto) positivi al virus. Per bloccare la diffusione dell’infezione è in corso una campagna di vaccinazioni sotto stresso controllo del ministero, in tutto il territorio del Friuli successivamente anche nel Veneto, e nelle province autonome di Trento e Bolzano. La vaccinazione antirabbica precontagio è resa obbligatoria sui cani che devono essere tenuti obbligatoriamente al guinzaglio. I cani provenienti dal rimanente territorio nazionale al seguito di persone devono essere stati vaccinati contro la rabbia da almeno 21 giorni, prima della loro introduzione in Friuli o Veneto. Inoltre, è stata proibita sullo stesso territorio l'utilizzo per soccorso alpino e caccia di cani non vaccinati da almeno 21 giorni. Tutti gli animali domentici sensibili, anche provenienti da altre regioni o province, destinati al pascolo nei territori potenzialmente infetti devono essere vaccinati pre-contagio almeno 21 giorni prima della partenza. Nel caso di positività alla rabbia di gatti di colonia può essere disposta la vaccinazione dei componenti di tutta la colonia sul territorio del positivo e di tutti i gatti di proprietà dello stesso territorio. E' resa inoltre obbligatoria la campagna di vaccinazione orale delle volpi su tutto il territorio.