Io non mi so dare ancora una risposta, fino alla sera prima rideva e faceva casino felice.
non avevo capito che si trattava di un suicidio.....
ho letto(e riletto) un bellissimo libro anni fa,"il soldato dimenticato",di sajer.
in pratica è il diario di un soldato tedesco che vive l'incubo della guerra in russia.
fra le altre cose,lui dice che con il tempo ed il passare degli orrori della guerra,cambia la prospettiva della vita.
in un primo tempo si pensa a cosa ci aspetterà fra una settimana,poi fra un giorno,poi nelle prossime ore,
poi fra un'ora ed infine si pensa solo a sopravvivere nei prossimi istanti,tutto il resto sparisce.
quando finalmente torna miracolosamente a casa, non si capacita delle angosce e delle preoccupazioni che attanagliano i "civili",
quando non si è + in guerra,tutto è leggero ed a tutto si trova rimedio.
anche io la penso così,la vita è una sola e merita di essere vissuta COMUNQUE.