Quando abbiamo iniziato a pensare a questi giorni non ci saremmo mai immaginati un viaggio così meravigliosamente completo.
Da via Paolo Fabbri 43- Bologna-, al Mulino di Chicon- Pavana: mi tremavano le gambe soltanto a dirlo...
Dopo 4 giorni di cammino, 90,170 km e 3733 metri di dislivello totale, posso dire: ce l'abbiamo fatta !!!!
E sono orgogliosissimo di me stesso e di tutte le incredibili persone che hanno condiviso con me ogni momento di questa indimenticabile avventura.
I sorrisi, le cene, le colazioni, le notti, il bosco, la nebbia, i panini, l'acqua, il dolore ai piedi, le vesciche, i muscoli che urlano, le canzoni sussurrate, le tende, la pioggia, le foglie appena cadute, il rumore dei rami che si spezzano, le scivolate, il conoscersi piano piano, l'aspettarsi in salita, Monte Sole, il silenzio, le birre, i bastoni di Fausto, le impronte "che ungolano", l'ambulanza, l'elicottero, la signora del 1918 che ci ha aperto la chiesetta, l'abbaiare dei cani, le risate a pieni polmoni, la porta verde, il Limentra, Silvano e Maria Rosa, Francesco... noi...
So di dover molto alle sue canzoni e il mio ringraziamento non potrà mai essere sufficiente per tutto quello che mi ha donato, ma so anche che questi infiniti passi verso il suo "rifugio" hanno creato un gruppo di persone unite da lui e dal cammino.
Probabilmente non avrei mai incontrato Luca, Moreno, Marco, Paolo, Sabrina, Attilio, Cesare, Carlo, Marco, Fabio se la passione per queste due cose non avesse deciso che era giunto il momento di far nascere qualcosa di magico.
E questa sarà un'altra cosa di cui dovrò ringraziare Francesco...
Mi rimane dentro un profondo senso di soddisfazione e un sorriso che faticherò a cancellare.
La nebbia che copre gli alberi e ti confonde il sentiero è come un grido di speranza che non si può non ascoltare.
Sai che la strada è quella, abbassi la testa, ti rassicuri con i passi davanti e dietro i tuoi, e vai.
Sali finché non scollina, poi ti guardi intorno e scorgi appena una maglia arancione o una giacca verde.
E comprendi che la gioia spesso si nasconde nella fatica e nell'attesa di un qualcosa che, stavolta, è divenuto realtà.
Quel suono "continuo ed ossessivo" non me lo toglierò dalla testa mai più, come il maglione rosso che indossava Francesco ed il suo lento raccontare di un tempo che non c'è più.
Sulla pietra del camino principale del Mulino di Chicon c'è scritto "Gucini Francesco 1901", lui ci ha spiegato che è un errore dovuto ad un'abitudine molto forte di quelle parti detta "disgeminazione", in pratica le doppie vengono pronunciate con una sola lettera: Guccini diventa Gucini.
Anche lui, dice, fa spesso quell'errore e, ammettendolo, ci spiegava di non riuscire quasi più a suonare la chitarra.
In quel preciso momento ho smesso di sognare e mi sono reso conto che stavo chiacchierando con l'uomo che mi ha cambiato la vita, dentro il luogo dove ha passato larga parte della sua esistenza e dove ha registrato l'ultimo regalo a noi ipocriti uditori, suoi simili, suoi amici.
Non mi restava altro da fare che smettere di piangere, scendere le scale e aprire QUELLA porta verde.
Grazie davvero di tutto.
DI TUTTO.
p.s: ecco il resoconto tecnico..
Resoconto ufficiale tappa per tappa:
TAPPA 1 (Da Via Paolo Fabbri 43 ai Prati di Mugnano)
Distanza: 20,85 KM
Dislivello: 706,22 m
Tempo totale: 7:02 ore
Tempo in movimento: 5:00 ore
Media in movimento: 4,17 KM/h
TAPPA 2 (Dai Prati di Mugnano a Grizzana Morandi)
Distanza: 31,62 KM
Dislivello: 1406,76 m
Tempo totale: 9:17:46 ore
Tempo in movimento: 7:08:20 ore
Media in movimento: 4,43 KM/h
TAPPA 3 (Da Grizzana Morandi a Riola)
Distanza: 19,44 KM
Dislivello: 810,38 m
Tempo totale: 6:45:55 ore
Tempo in movimento: 5:01:04 ore
Media in movimento: 3,87 KM/h
Tappa 4 (Da Riola al Mulino di Chicon)
Distanza: 18,26 KM
Dislivello: 809,84 m
Tempo totale: 6:01:20 ore
Tempo in movimento: 4:35:06 ore
Media in movimento: 3,98 KM/h
Distanza totale: 90,170 KM/h
Dislivello totale: 3733,2 m
Tempo complessivo: 29:04:03 ore
Tempo complessivo in movimento: 21:43:30 ore
Media complessiva in movimento: 4,14 KM/h