ieri era il compleanno di nala. è stata una giornata non particolarmente felice, purtroppo, e quindi avevo deciso di non postare una cosa che ho scritto. è scritta per lei ma soprattutto per me, per riflettere sul percorso che mi ha portata a conoscerla, più che per voi, lo ammetto. oggi il sole splende di nuovo (metaforicamente e non solo), quindi eccola qui...avviso: è una mappazza sdolcinata!!!

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l'altro giorno la mia vicina di casa, una simpatica signora che si offre sempre di badare a nala quando noi non ci siamo, rivedendoci dopo le vacanze mi ha chiesto come procede con nala, se è brava, com'è stata in vacanza ecc ecc. a un certo punto, cogliendomi di sorpresa, mi chiede "adesso onestamente, tra noi: te ne sei mai pentita?".
premessa.
non ho memoria di un periodo della mia vita in cui non abbia amato, alla follia, i cani.
fin da bambina ho sempre avuto molta affinità con gli animali: i miei disegni non rappresentavano case, fiori e famiglie felici ma cerbiatti, cavalli, gatti e cani. da lì, i miei genitori avrebbero potuto capire che qualcosa nella mia testa non andava

timida e introversa, cambiavo radicalmente il mio modo di fare se avevo la possibilità di interagire con un animale. specialmente se l'animale era un cane, l'ANIMALE per eccellenza. come una foca, che fuori dall'acqua è goffa è impacciata ma nell'acqua piroetta e guizza con eleganza, così ero io, o almeno così mi sentivo. coi miei simili un disastro, con i cani "parlavo" alla perfezione. mi lanciavo ad abbracciarli senza porre nessun filtro tra me e loro. forse è solo un'immensa fortuna che io ora sia qui a raccontarlo perché, ora che ho più consapevolezza dell'universo canino, immagino che più volte avrei potuto fare la fine del salsicciotto. ma tant'è. voglio pensare che i cani avvertissero il modo in cui mi approcciavo a loro, totalmente fiducioso, senza malizia, spontaneo.
ho cominciato a chiedere un cane ai miei genitori a 6 o 7 anni.
le mie richieste sono state insistenti, con il passare degli anni le ho arricchite di dettagliatissimi piani in cui spiegavo come mi sarei presa cura del cucciolo, a chi lo avrei affidato se non avessimo potuto portarlo con noi in vacanza, come e quanto spesso lo avrei portato a spasso, ecc. niente. i miei sono stati irremovibili e mi sono vista circondare da gatti e criceti, bestioline splendide ma che in nessun modo possono sostituire un cane nel cuore di chi è perdutamente innamorato di questo animale.
ho smesso di chiedere un cane quando avevo 12 anni, delusa da troppi no, infelice perché alla fine mi ero autoconvinta perfino io di non essere "adatta" o "pronta" per avere un cane. mi sono rassegnata.
il desiderio di un cane mi ha accompagnata in maniera silente per molti anni, anni in cui non avrei effettivamente potuto dedicarci il tempo e le attenzioni necessarie...studio, lavoro, periodi all'estero avrebbero probabilmente avuto la meglio. o forse no. chissà come sarei stata e chi sarei ora se avessi avuto un cane a tenermi ancorata alla mia realtà tutte le volte che ho provato a fuggirne.
nala è arrivata da me l'anno scorso, quando io ne avevo 32. è stata un'attesa lunghissima e non ho nessun problema a dire che per me ha avuto un significato (simbolico, quanto meno) enorme, probabilmente addirittura più scioccante di quello della nascita della mia bimba (che ora ha 5 anni), forse perché quest'ultima è arrivata "come un fulmine a ciel sereno"

mentre nala è la creatura che avrebbe dovuto stare accanto a me da anni, e che nella mia immaginazione e nei miei sogni mi ha accompagnata a lungo.
nala non è un cane. è IL CANE che ho sempre sognato. è stata paziente da qualche parte ad aspettarmi finché non fossi pronta ad averla. ha in sé qualcosa di magico e remoto, che mi ricorda gli animali che ho avuto, soprattutto la mia gattina specialissima, e non solo. è troppo perfetta e mi conosce troppo bene per non portare con sé la saggezza di quelle persone che mi sono state vicine e che ora non ci sono più.
pentirmi di nala? potrebbe mangiarsi tutte le pantofole che mi comprerò da qui al 2020 (e se continua così, ce la farà!), riempirmi la casa di porcherie maleodoranti, tenermi sveglia la notte coi suoi malanni; non posso assolutamente sapere cosa mi riserva il futuro e non ho l'arroganza di dire che non mi separerò mai da nala (e lo dico toccando ferro); ma pentirmi sarebbe impossibile.
tanti auguri cagnis.