Mi dispiace ma non capisco proprio come si possa pensare nel non dolo o non pensare di far male al cane dandogli un calcio? No mi dispiace ma non ce nessuna giustificazione dal mio punto di vista!
Premesso che io, mi sembra di essere stato chiaro, non condivido assolutamente il metodo di Millan e per tali ragioni non ho, coerentemente, condiviso l'articolo di Valeria Rossi.
La giustificazione, non essendo il mondo della cinofilia legge, è l'ignoranza, purtroppo. Provo a spiegarmi meglio con un esempio.
Fino ad un certo punto della cultura pedagogica umana era considerato positivo bacchettare nelle mani i ragazzini a scuola se sbagliavano un compito o una determinata condotta, addirittura si legava la mano sinistra ai mancini per costringerli a scrivere con la destra.
Oggi, fortunatamente, si è compreso che questi metodi violenti e coercitivi non fanno bene ai bambini e la pedagogia ha fatto sviluppi in avanti.
Ma ciò vuol dire che prima tutti gli insegnanti erano dei soggetti che maltrattavano minorenni?
Tutti non credo, probabilmente erano convinti, genitori compresi, che quel metodo fosse l'unico corretto perché nessuno aveva mostrato loro che risultati migliori si potevano ben raggiungere con altri modi non violenti.
Lo stesso meccanismo penso si possa applicare a chi utilizza i metodi di Millan; spero, infatti, che tra chi riteneva che i suoi metodi fossero gli unici per insegnare qualcosa al cane si sia reso conto della loro gratuita violenza e si rivolgano ad educatori o addestratori cinofili competenti.
Spero di essermi spiegato meglio adesso.