Attilio,
sei proprio una bella risorsa per questo forum !!!! Che bella cosa !!!!

mi sembra che il condizionamento operante e l'approccio cognitivo siano comunque strettamente collegate : c'è sempre bisogno di un rinforzo o mi sbaglio ?
grazie per la risposta
Stefi
Proviamo a spiegare questa cosa?
Il rinforzo o la gratifica?
Incominciamo a dare una definizione a qualcos'altro, qualcosa che avviene prima
altrimenti ci precludiamo il concetto di rinforzo e di gratifica...
Sintetizzando:
(Bheavorismo)
Cane = Strumento senza mente elaborativa ma solo associativa
Ad uno stimolo condizionato (ad esempio: Seduto!) - ottengo una risposta incondizionata (il cane si siede) - rinforzo (premio il cane nel minor tempo possibile)
Da questo momento quando chiederò al cane il seduto avrò soltando una risposta incondizionata in attesa di un rinforzo, quindi senza nessun rapporto tra uomo e cane
Approccio cognitivo
Cane = animale in possesso di una mente elaborativa che prova sentimenti ed emozioni (rappresentazioni) - quindi capace di avere delle strutture cognitive positive e negative.
Ad un'attivazione comportamentale (ad esempio: Seduto!) - ottengo una risposta elaborata dalla mente del cane. Quindi il cane ha una rappresentazione del perché si sta sedendo (piano prossimale d'esperienza)
il cane si siede! (evento concertato con il partner!) - "rinforzo" il comportamento corretto con un bel bravo! (il cane creerà una struttura cognitiva positiva rispetto all'evento del seduto!) quindi gratifico la relazione con il cane (ti offro anche un premietto) così che questa azione passi dalla memoria di lavoro alla memoria a lungo termine. Quando il comportamento rispetto all'esperienza vissuta in modo positivo si ripropone non sarà più necessario il rinforzo, perché il comportamento si strutturerà attraverso la gratifica sociale (il padrone è contento! - Etpimeletico) - (il mio patrone mi fa una carezza - Epimeletico).
Da questo momento quando chiederò al cane il seduto non avrò un'associazione incondizionata quindi il cane avrà strutturato una mappa cognitiva di benessere reciproco rispetto al seduto.
Quindi anziché distributori di crocchette saremo per il nostro cane autorevoli, coerenti e comunicativi.
Speriamo di non togliere il lavoro a nessuno

per Tiziana e Davide:
