Sai Tiziana, non voglio fare la parte dal sapientone ma per la ciotola, dal primo momento gli ho insegnato a sedersi davanti alla ciotola e ad aspettare, lo accarezzo con calma e a dirgli bravo e poi gli dico vai. Per quanto riguarda la ciabatta, faccio proprio come tu dici, e sto ottenendo buoni risultati; anzi, chiudo la porta, lui rimane da solo e quando riapro la porta, lo trovo accovacciato dietro che ha mollato la ciabatta.
Il problema è quando siamo fuori. Stamattina siamo andati al corso di salvataggio e abbiamo rifatto lo stesso esercizio da me descritto in una risposta precedente, il piede divisi dalla rete. Stesso risultato iniziale, cioè seduto, entra e li inizia a correre per il campetto; anzi siccome il campetto ha due uscite, su una uscita ci sono io, sull'altra, ci piazzo una persona perchè so che scappando può uscire dal campetto. Ha iniziato a correre, con il guinzaglio in bocca (...il guinzaglio non lo stacco per avere una oppurtunità in più per bloccarlo...), dopo 3/4 giri di campo in corsa e dopo averlo chiamato una decina di volte con il vieni bocconcini alla mano, e dopo che interviene l'addestratore, vedendolo molto eccitato, prova l'addestratore a fare il piede e ci riesce ma con molta difficoltà. Dopodichè, rifaccio io l'esercizio e anche li scappa ma, l'impressione è che avendo meno birra in corpo, si più spompato e riesco a fare l'esercizio devo dire abbastanza bene. Credo che questo atteggiamento, lui lo esercita anche per colpa della mia postura, tono di voce, misti a qualche strattone che sono costretto a dargli unito a qualche no!!, insomma è u atteggiamento che trasmetto io. Sta di fatto che dopo che ha scaricato l'ansia, diventa moolto più affabile e partecipante.