Sembra ier che per casa
svelta svelta gattonavi,
ricordo ancora quando
ti chiedevo come ti chiamavi,
tilla tilla fiera rispondevi,
ero affezionato a quel suono articolato,
di Valentina il nome stroppiato,
gli anni tesoro mio sono volati,
or son io a non aver piu l'energia dei giorni andati,
tu ti sei fatta donna e il tuo carattere determinato
hai conservato,ma io mi commuovo ancora
nel vedere una foto di te piccina, con una margherita
in mano sul prato, quante estati quanti inverni son passati,
i primi tuoi appuntamenti, le mie notti insonni,
talvolta le mie sfuriate, decidesti di sposarti
e che colpo per il mio cuore il giorno dopo,
passando davanti alla tua stanza vuota, via le vecchie
bambole, i trofei conquistati, ma sempre anche
da lontano ho continuato a vegliarti, che dirti ancora,
se non che son fiero di te e che per me resterai,
sempre la bambina, che s'arrampicava sul lettone
e veniva a darmi un bacio ogni mattina.