Vi siete mai ritrovati a litigar con la vostra coscienza, combattuti, nella situazione di saper quale sia la strada “giusta” ma non poter, per svariati motivi, seguirla?!?
Vicino ai box dei nostri cavalli, separato da delle siepi e alberi, viene tenuto un bracco di Weimar di 4 anni dentro un recinto fatto “apposta per lui”…una rete di 6 mt x 6, metà cemento e metà terra, una cuccia coibentata per il freddo, una bella tettoia che lo ripara dalla pioggia e dal sole, insomma niente da dire, un lavoro a regola d’arte… La sua proprietaria tutte le mattine alle 7 da casa lo porta in macchina fin lì, e che sia lunedì, domenica, natale o pasqua, caldo o neve ce lo lascia fino alle 8 di sera, poi lo va a riprendere e lo porta a casa per rinchiuderlo in una stanza (“sapete una volta giocando ha fatto cadere mia mamma anziana..” ci ha detto una volta come giustificazione…), il giorno dopo si ripete la stessa storia… mai una passeggiata al guinzaglio, figurarsi una corsa libero nei campi (e lì siamo circondati!!! Ma dice che non gli torna al richiamo…chissà come mai…) Ora per carità, di cani rinchiusi se ne vedono tanti, primi tra tutti quelli dei cacciatori, ma ciò che mi angoscia in questo caso è che il poverello, non appena sente ripartire la proprietaria con l’auto, trascorre l’intera giornata in ululati strappa lacrime, quei lamenti tristi che ti attorcigliano lo stomaco…e inoltre – rimanendo in una zona appartata non di passaggio - non vede anima viva per tutto il giorno!! Noi ogni tanto andiamo a trovarlo per qualche coccola, ma sembra quasi di far peggio perché quando ti riallontani piange come un condannato!!
Il mio dilemma riguarda questo…, la chiamata alla protezione animali. Mio marito è contrario, dice che la signora “per il resto” è brava, alle volte ci ha fatto dei favori, e teme così di farle un torto…rischiando così, secondo lui, anche ritorsioni sui nostri cavalli… Secondo lui è solo ottusa, incapace di gestirlo ma in buona fede, non gli fa mancare cibo, acqua, veterinario…ma io dico, TUTTO IL RESTO ?!?? non una coccola, non un gioco insieme, o un po’ di compagnia, non una camminata, non una sniffata di odori… E vedere ‘sto cucciolone che alla sera quando la sente arrivare si strugge dalla contentezza …mi fa chiedere se un’altra famiglia sarebbe per lui una salvezza o solo una sofferenza in più…
Purtroppo ho sotto gli occhi un altro caso, di fronte casa dei miei suoceri, in cui l’intervento dell’ USL non è stato poi così risolutivo…, quest’altro cagnone è nato, cresciuto (e credo, purtroppo, ci morirà) in uno di quei terrazzini al piano terra, 4 mt x 1, completamente piastrellati, non ha mai fatto una sola pipì fuori dal suo cancello, i suoi polpastrelli ignorano completamente cosa sia la terra, l’erba o un albero! Questo peloso disgraziato abbaia per attirar l’attenzione di qualsiasi passante, e i vicini alla lunga disturbati hanno chiamato l’USL per far verificare le condizioni del cane; beh i proprietari se la sono cavata con una piccola multa e con la promessa di farlo uscire “ogni tanto” (?!!), cosa che hanno fatto per la prima settimana e poi…più! Alla seconda chiamata alla USL, questi hanno risposto che il caso era già segnalato…e non hanno fatto altro!
Sia nel primo che nel secondo caso, mi “prudono” parecchio le mani (per telefonare intendo!!) ma allo stesso tempo mi sento castrata dal rapporto di “conoscenza” nei confronti di queste persone…